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Cronaca

Traghetto Grimaldi contro isolotto a Corfù: inchiesta greca su errore di manovra

Una manovra errata è la pista su cui la magistratura greca lavora per far luce sulle cause dell'incidente avvenuto l'altra notte al largo di Corfù, quando l'Europa Link, un traghetto della Minoan Lines (Gruppo Grimaldi) con 797 passeggeri, è finito contro gli scogli, riportando un vasto squarcio su una fiancata

KERKYRA - Una manovra errata è la pista su cui la magistratura greca lavora per far luce sulle cause dell'incidente avvenuto l'altra notte al largo di Corfù, quando l'Europa Link, un traghetto della Minoan Lines (Gruppo Grimaldi) con 797 passeggeri, è finito contro gli scogli, riportando un vasto squarcio su una fiancata, quella di dritta, ma senza avere feriti a bordo e senza compromissione del galleggiamento.  Ma per rimpiazzare l’Europa Link, una delle navi ro-ro più grandi della sua categoria in Europa, sulla tratta Patrasso- Igoumenitsa-Ancona-Trieste, Grimaldi sposterà dai collegamenti tra la Grecia e Brindisi il traghetto Catania, che non si sa al momento se sarà rimpiazzato a sia volta da un’altra nave.

L'Europa Link nel porto di Kerkyra-2Le agenzie, raccogliendo notizie che circolano ad Ancona, a proposito dell’incidente di Corfù parlano di uno stato di fermo a Kerkyra del comandante della nave e della guardia in plancia al momento dell’incidente, avvenuto attorno alle 2 del mattino tra sabato e domenica scorsi. L'Europa Link, un maxi traghetto lungo 214 metri e largo 30, per 46 mila tonnellate di stazza, potrebbe aver urtato gli scogli per evitare un'altra imbarcazione o un ostacolo improvviso, in un corridoio di navigazione piuttosto stretto, sbagliando però le coordinate della manovra (Nella foto, l'Europa Link a Kerkyra).

Il problema è che il punto della collisione, stando alle notizie fornite agli organi di informazione di Kerkyra dall’autorità marittima locale, non solo si trova nel punto più stretto del canale tra l’isola e l’Albania, ma è caratterizzato dalla presenza dell’isolotto di Peristeres, conosciutissimo da chiunque percorra quel tratto non solo al comando di una nave, ma anche di una barca a vela. Su Peristeres si trova anche un faro, costruito dagli inglesi nel 1828, che segnala non solo l’isolotto ma anche la zona di bassofondo circostante.

La cartina con l'isolotto di Peristeres-2Sempre secondo le fonti elleniche, l’Europa Link sarebbe passata tra Peristeres e la terraferma, ma la ragione di ciò è da accertare, vista la presenza del faro. Questo spiegherebbe la decisione dell’autorità marittima di Corfù di trattenere il comandante della nave e l’ufficiale di guardia al momento dell’incidente, che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi, dicono nella capitale delle Ionie, senza scomodare le immagini della Costa Concordia al Giglio (A sinistra, l'ubicazione dello scoglio di Peristeres).

Dopo la collisione con gli scogli - che non avrebbe causato danni ai Tir imbarcati nei garage della nave della Minoan Lines – l’Europa Links ha raggiunto da sola il porto di Kerkyra dove i passeggeri domenica sono stati trasbordati sul traghetto Cruise Olympia, e sono attesi ad Ancona per questa sera alle 20 ad Ancona questa sera alle 20, mentre da domani l'Europa link, che fa servizio lungo la rotta Igoumenitsa-Ancona-Trieste, verrà sostituita, come già detto, da una seconda nave messa a disposizione dalla Grimaldi, la Catania.

La zona della collisione-2Oltre all'inchiesta penale e a quella delle autorità marittime greche, sull'incidente è aperta un'indagine del Registro navale italiano (Rina), in quanto l'Europa Link è iscritta al compartimento marittimo di Palermo. La nave è nota a Brindisi per alcuni ormeggi straordinari avvenuti nei mesi scorsi nel porto interno, ma anche per l’incidente avvenuto il 4 gennaio del 2013 al largo della costa della nostra città, quando il distacco di una pala di un’elica provocò una falla in carena, mentre il traghetto era in navigazione verso Igoumenitsa (A destra, l'area dell'incidente tra Corfù e Albania).

Secondo il Ministero della Marina ellenico, tutti 366 Tir imbarcati sono scesi a terra dopo l’arrivo in porto a Kerkyra della nave italiana, scortata dalla unità greche Gloria e Dias. Sempre secondo le fonti greche, l’equipaggio dell’Europa Link ha eseguito correttamente le procedure di emergenza, chiudendo le porte stagne e mettendo in sicurezza le varie aree della nave, mentre entravano in funzione le pompe di svuotamento, che hanno tenuto sotto controllo il flusso di acqua nel locale caldaie. Non resta che attendere l’esito dell’inchiesta della capitaneria di Kerkyra.

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