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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Udienza Ocean Viking a Brindisi: in ballo anche la legittimità del decreto Piantedosi

La "battaglia" nell'aula del tribunale tra l'avvocatura dello stato e i legali di Sos Méditerranée in seguito al fermo amministrativo a carico della nave, attraccata nel porto dopo aver salvato 261 migranti

BRINDISI - In ballo non c'è semplicemente il fermo amministrativo comminato alla nave Ocean Viking, che aveva attraccato nel porto di Brindisi il 9 febbraio scorso. A bordo c'erano 261 migranti, salvati nelle acque del Mediterraneo. In ballo ci sono anche questioni meno immediate, ma di respiro più ampio: la territorialità della nave - della ong Sos Méditerranée - che batte bandiera norvegese. La "questione" libica. E anche la costituzionalità del decreto Piantedosi. L'udienza si è tenuta nella mattinata di oggi, giovedì 14 marzo 2024, presso un'aula del tribunale di Brindisi, di fronte alla giudice Roberta Marra. Per l'avvocatura dello Stato, l'avvocato Giovanni Pedone (i ministeri interessati sono quelli degli Interni, dei Trasporti e di Economia e Finanza); per la ong Sos Méditerranée, gli avvocati Dario Belluccio e  Francesca Cancellaro.

Il perché del fermo amministrativo

Le autorità italiane avevano disposto il fermo amministrativo, per 20 giorni, nei confronti della Ocean Viking, per presunte violazioni del decreto Piantedosi. In aula l'avvocatura dello Stato ha tenuto il punto, mentre gli avvocati Belluccio e Cancellaro hanno contestato nel merito tale decisione. Sotto la lente d'ingrandimento, le fasi del salvataggio: il capitano della nave - questa la ricostruzione alla base del fermo - avrebbe disatteso gli ordini della capitaneria di porto libica - l'evento sarebbe avvenuto nelle acque Sar di questo Paese -, ostacolando l'attività dell'autorità africana. I legali della ong hanno contestato questa ricostruzione, producendo le conversazioni in arabo e in inglese, tradotte, tra le due parti. C'è da aggiungere che il fermo della nave era stato già sospeso, il 20 febbraio, dal tribunale di Brindisi, su ricorso degli avvocati della ong. Nel provvedimento firmato dalla giudice Marra si leggeva che "l'opposizione appare sostenuta da un fumus di fondatezza in ordine alla possibile carenza di competenza di accertamento e sanzionatoria in campo alle autorità amministrative italiane".

Udienza Ocean Viking

Il video: "Nelle fasi concitate di un soccorso la priorità è la vita umana"

La costituzionalità del decreto Piantedosi

Il contraddittorio tra le parti è stato appassionato, ha toccato varie questioni, come ad esempio quella della "territorialità": la Ocean Viking batte bandiera norvegese, dunque "come è possibile che l'autorità italiana possa comminare una sanzione?", si sono chiesti gli avvocati Belluccio e Cancellaro. L'avvocatura delo Stato ha contestato invece la competenza del caso, che dovrebbe essere celebrato davanti a un giudice amministrativo. I due avvocati della Sos Méditerranée hanno invece ribadito più volte che la priorità, per il diritto internazionale, è la salvaguardia della vita umana. E qui i due legali contestano direttamente la costituzionalità del decreto Piantedosi. La loro tesi: la legge italiana deve rispettare le convenzioni internazionali. In questo caso lo scopo è, giustappunto, salvare vite umane in mare aperto. Ecco, in soldoni: il decreto non sarebbe "rispettoso" del diritto internazionale, cui ogni diritto statale deve sottostare.

Avvocati Ocean Viking

La posta in gioco

La giudice Marra ha guidato questo contraddittorio acceso: a giorni è atteso un suo provvedimento che affronterà le questioni preliminari, come ad esempio la competenza. Ciò che viene contestato dagli avvocati della ong è non solo la sanzione accessoria (il fermo amministrativo di 20 giorni), ma anche la sanzione principale, di natura economica (dai 2 ai 10 mila euro). Se l'avvocatura dello Stato in aula ha richiesto la revoca della sospensiva, la stessa giudice Roberta Marra ha annunciato, in apertura dell'udienza, che solleverà una questione di legittimità costituzionale sul decreto Piantedosi. Come detto, le due parti in causa hanno dato vita a un contraddittorio serrato. Se si traspone il dibattito all'esterno di un'aula di tribunale, appare evidente come le due visioni siano inconciliabili: non a caso il varo del decreto Piantedosi è stato accompagnato da polemiche varie. Un esempio su tutti: il dibattito sul decreto del Tribunale di Catania che, nel settembre 2023, ha ritenuto di non convalidare il trattenimento di tre migranti irregolari, poiché il decreto sarebbe "illegittimo in più punti". Ecco, l'udienza celebrata oggi presso il tribunale - sezione civile - di Brindisi affronta questioni che vanno oltre il singolo caso della Ocean Viking.

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