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Cronaca Mesagne

Veronica sarà dimessa tra 15 giorni

PISA – Ancora buone notizie dall'ospedale universitario pisano di Cisanello. Veronica Capodieci, la 15enne ferita in maniera più grave nell'esplosione dell'ordigno dinanzi all'Ipsss Morvillo Falcone di Brindisi, fra due settimane sarà dimessa e farà rientro a casa a Mesagne. La decisione è di qualche giorno fa, ma solo oggi è stata resa nota dalla direzione sanitaria di Pisa.

PISA – Ancora buone notizie dall'ospedale universitario pisano di Cisanello. Veronica Capodieci, la 15enne ferita in maniera più grave nell'esplosione dell'ordigno dinanzi all'Ipsss Morvillo Falcone di Brindisi, fra due settimane sarà dimessa e farà rientro a casa a Mesagne. La decisione è di qualche giorno fa, ma solo oggi è stata resa nota dalla direzione sanitaria di Pisa.

Si spera, addirittura, che Veronica possa rientrare anche prima delle due settimane preannunciate ed ipotizzate dai medici che hanno in cura la studentessa mesagnese. Venerdì scorso gli specialisti comunicarono questa magnifica notizia ai genitori di Veronica: “Tra una ventina di giorni vostra figlia sarà dimessa”. Veronica Capodieci è una forza della natura. Ha combattuto e superato l'ostacolo più grande che la vita, a soli 15 anni, potesse mai presentarle davanti.

Veronica ha rischiato di morire e il pericolo è rimasto altissimo dalle ore successive all'attentato del 19 maggio 2012 e per molti giorni dopo. Veronica è stata quella, dopo Melissa Bassi che purtroppo non ha resistito agli effetti dell'esplosione, maggiormente colpita, subendo ferite terribili all'addome e al torace, e ustioni che riguardavano oltre il 60% del corpo, con diverse fratture.

Alle 10 di quel maledetto sabato mattina Veronica Capodieci era già in sala operatoria, con un'equipe medica specializzata in chirurgia toracica arrivata dall'ospedale Vito Fazzi di Lecce, e due dell'ospedale di Brindisi composte da chirurghi plastici ed ortopedici. Dopo quattro ore di intervento, Veronica fu trasferita d'urgenza nell'ospedale leccese e dopo cinque giorni a Pisa, nell'ospedale universitario di Cisanello, nel reparto di Rianimazione specializzato anche nelle ustioni.

Ha lottato, ha resistito e combattuto con tutte le sue forze: contro la morte, contro il dolore e contro tutti i rischi di setticemie. E ce l'ha fatta. Veronica Capodieci finalmente, fra una quindicina di giorni farà rientro a casa. Da dieci, invece, sta seguendo un lento ma importante recupero. Quotidianamente viene sottoposta ad esercizi di riabilitazione motoria, piccoli passi che le ridaranno la forza nelle gambe.

Veronica è affiancata da tutta la sua famiglia, mamma e papà, Vanessa, la sorella maggiore, anche lei rimasta coinvolta e ferita nell'esplosione delle tre bombole riempite con nitrato d'ammonio da Giovanni Vantaggiato, il commerciante di carburante agricolo di Copertino, al quale proprio oggi i giudici del Riesame di Lecce hanno rigettato la richiesta di esclusione dell'aggravante di terrorismo dal reato di strage. Le motivazione dei giudici saranno rese note tra un paio di giorni.

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