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Cronaca Torchiarolo

Xylella, M5S no a eradicazioni drastiche: "Estendere la ricerca ad altri centri"

Il Movimento 5 stelle pugliese contrario alle eradicazioni drastiche degli ulivi, a quelle che potrebbero essere non necessarie per impedire il proliferarsi della Xylella fastidiosa, il batterio ritenuto responsabile del disseccamento di numerosi ulivi pugliesi

TORCHIAROLO – Il Movimento 5 stelle pugliese contrario alle eradicazioni drastiche degli ulivi, a quelle che potrebbero essere non necessarie per impedire il proliferarsi della Xylella fastidiosa, il batterio ritenuto responsabile del disseccamento di numerosi ulivi pugliesi. Nella mattinata di oggi, martedì 25 agosto, nella suggestiva cornice di masseria Pisciani a Torchiarolo, il territorio in cui sono stati scoperti di recente tre nuovi focolai di infezione, Rosa D’Amato, europarlamentare M5s e Cristian Casili, agronomo e consigliere regionale M5s hanno presentato le proposte emerse dal lavoro degli ultimi mesi e dalla tavola rotonda tenutasi a Corigliano D’Otranto lo scorso 23 luglio che ha visto la partecipazione di illustri ricercatori che da tempo stanno lavorando su piante affette da Co.Di.Ro.

Le proposte sono state avanzate al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all'assessore regionale all'Agricoltura Leonardo Di Gioia e al commissario per l'emergenza Xylella, Giuseppe Silletti.

Innanzitutto chiedono di sospendere il piano di intervento in quei campi dove sono in atto la ricerca e la egidio fiorentino masseria pisciani-2sperimentazione (ad esempio i campi sottoposti a sperimentazione del Crea, dott. Scortichini e da Copagri, dott. Ingrosso); poi chiedono di estendere la ricerca e affidarla anche a centri ed università differenti rispetto al Cnr e all’università di Bari consentendo e favorendo la sinergia con le altre università pugliesi, italiane e internazionali. Come terzo punto nella lista delle proposte c’è la richiesta di consentire ad altri laboratori accreditati o da accreditare di effettuare le analisi sulla presenza o meno del batterio Xylella fastidiosa nonché estendere la possibilità di accreditamento a quei centri di ricerca che ne facciano richiesta e che siano in possesso delle relative competenze per eseguire test sul batterio (nella foto a destra Egidio Fiorentino proprietario di masseria Pisciani)

Chiedono ancora di integrare il comitato scientifico regionale con alcune competenze e figure professionali attualmente assenti e di cui invece è emersa l’assoluta necessità per garantire un approccio olistico. Vanno aggiunte competenze agronomiche, sull’ecosistema, microbiologica del suolo, genetica, entomologica.

Il punto numero 5 parla di aiutare il settore agricolo con attività formative atte a recuperare un approccio sostenibile nell’uso dei terreni. Formazione di gruppi di intervento sulla potatura  e gestione sostenibile coinvolgendo gli ordini degli agronomi e dei periti agrari. Poi chiedono di investire sulla gestione delle acque reflue urbane per utilizzare tale risorsa nell’irrigazione degli oliveti. E ancora investire nella raccolta differenziata (matrice umida) ed incentivare gli impianti di compostaggio per produrre compost di qualità e certificato da utilizzare in agricoltura.

Poi consentire alle aziende del settore biologico di effettuare gli interventi nel rispetto delle loro metodologie e pratiche valutando l’inserimento di nel piano di azione le proposte di Federbio. Infine permettere l’uso di fitofarmaci consentiti in agricoltura biologica in luogo di quelli previsti dalla determinazione 10 del dirigente dell’ufficio osservatorio fitosanitario del 6 febbraio 2015. Inoltre sospendere e vietare l’uso di dimetoato ed etefenprox, previsti dalla suddetta determinazione, in quanto sostanze automaticamente revocate dal Ministero della salute già con la precedente comunicazione del 30 luglio 2014.

"Ci aspettiamo un cambio di rotta e un'apertura dalla nuova amministrazione regionale pugliese – avevano dichiarano D'Amato e Casili, in una nota stampa e hanno ripetuto durante la conferenza - la questione Xylella va affrontata sistemicamente e con approccio multidisciplinare lasciandoci alle spalle la semplificazione degli studi che ha portato i disseccamenti ad espandersi in maniera preoccupante nell'ultimo periodo Perseverare in sterili misure di controllo, oggi espone seriamente il nostro territorio a rischio desertificazione. Abbiamo il compito e la responsabilità di trovare quanto prima una soluzione che permetta ai nostri ulivi di convivere con questa batteriosi e consenta quindi al nostro patrimonio olivicolo di continuare ad essere produttivo”.

“Non va sottovalutato il fatto che tutti i tentativi di combattere il batterio killer sono falliti, non solo Italia ma anche in altre parti del mondo, non è con l’eradicazione drastica che si risolve il problema, spunteranno altri focolai e se non si cambia rotta saremo sempre allo stesso punto”, ha aggiunto Casili.

All’incontro ha partecipato anche il sindaco di Torchiarolo Nicola Serinelli che nel suo intervento ha annunciato l’intenzione di combattere per evitare la deturpazione di un territorio che vanta la sua bellezza e storia prevalentemente sulla presenza di distese di ulivi “Ho contatto personalmente il commissario Silletti che mi ha fornito rassicurazioni sulle eradicazioni. La situazione a Torchiarolo dovrebbe essere sotto controllo, condivido in pieno le proposte avanzate dal movimento 5 stelle”. 

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