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San Vito sceglie il poliziotto Conte: “ E adesso cambiamo verso”

Sindaco, complimenti. Sindaco auguri". Stenta a crederci lui, Mimmo Conte, il vice dirigente della Squadra Mobile di Brindisi, in aspettativa, che dieci minuti dopo la mezzanotte è diventato sindaco di San Vito dei Normanni con i colori del centrosinistra, Pd in testa

SAN VITO DEI NORMANNI – “Sindaco, complimenti. Sindaco auguri”. Stenta a crederci lui, Mimmo Conte, il vice dirigente della Squadra Mobile di Brindisi, in aspettativa, che dieci minuti dopo la mezzanotte è diventato sindaco di San Vito dei Normanni con i colori del centrosinistra, Pd in testa. Con il 60,74 per cento è il nuovo primo cittadino, autore di un cambio di rotta dal sapore storico perché qui il centrodestra ha governato per vent’anni e sperava di continuare ancora con Silvana Errico, dopo Alberto Magli.

Invece è arrivata la batosta per la prof, già assessore ai servizi sociali quando sindaco era Rosa Stanisci, e poi vicesindaco con il centrodestra di Antonello Trizza, sulla breccia da lustri, ma ora costretta allo stop già dalle prime sezioni scrutinate, nonostante l’esercito di liste: si è fermata al 39,26 per cento.

L’ha spuntata lui, il poliziotto della sezione narcotici, al debutto in politica, con il sostegno del Partito democratico a cui spettano cinque seggi in Consiglio e delle liste “Con Te”, tenuta a battesimo partendo dal suo nome, Noi a sinistra per la Puglia e San Vito cambia verso. E la svolta c’è stata tutta al ballottaggio, nonostante la flessione della partecipazione al voto.

Vittoria Conte a San Vito 3-2Quando le sezioni scrutinate sono diventate 15 sul totale di 19, Conte è riuscito a saltare persino l’asticella del sessanta per cento dei consensi. “Ci credi?”, chiede con il sorriso stampato in volto mentre raggiunge i “suoi” presso l’ex Fadda. In effetti, vuoi per scaramanzia, vuoi perché per carattere è persona schiva, avrebbe voluto aspettare che lo scrutinio terminasse, ma i numeri hanno iniziato a parlare ben prima.

Tanto è vero che attorno alle 23,45 è arrivata la prima chiamata al “sindaco”: “Mi ha contattato Fabio Longo che ha seguito tutta la campagna elettorale”, dice mentre in sottofondo è continuo ricevere complimenti, tanto che diventa difficile riuscire a scambiare qualche parola. “Ringrazio tutti coloro i quali hanno dato fiducia alla mia persona e al progetto politico che è stato stilato con la partecipazione diretta degli elettori”.

Vittoria centrosinistra San Vito-2Il segreto del successo? La politica intesa e vissuta alla vecchia maniera: incontrando le persone, macinando strada. Tanta. “Esco al mattino per accompagnare le bambine a scuola e incontro la gente, me ne vado negozio per negozio, casa per casa e appunto tutto quello che mi dicono su un block notes, dalle strade colabrodo ai lampioni che fanno luce a  singhiozzo”, raccontava di ritorno dall’ultima passeggiata quando era candidato e sognava davvero di arrivare a indossare il tricolore. Questione di giorni e sarà sua quella fascia, quanto basta per procedere alla proclamazione. Poi via con la formazione della squadra di governo.

Capo dell’opposizione, Silvana Errico che correva con Forza Italia, la lista civica con il suo nome, San Vito prima di tutto, Oltre con Fitto (raro caso di intesa tra azzurri e fittiani, che però non è bastato alla vittoria), Fratelli d’Italia, Movimento politico Schittulli, San Vito 2020 e La politica come servizio. Si conoscono da anni, i destini si incrociarono  nel periodo buio del racket quando lei era assessore e lui era uno dei poliziotti di punta di Brindisi, dove lavorava il pubblico ministero Michele Emiliano, titolare del fascicolo sulle “bombe”, nel frattempo diventato governatore della Puglia.

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