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Brindisi, passa il bilancio 2021: "Passivo ridotto da 54 a 40 milioni in due anni"

Via libera con 19 voti favorevoli, fra cui quello del consigliere d'opposizione Ercole Saponaro (Lega). Rossi: "Consegneremo due grandi patrimoni alla prossima amministrazione". Preoccupazione per l'aumento dei costi energetici dell'ente, a causa delle congiunture internazionali

BRINDISI – Via libera al rendiconto 2021 del Comune di Brindisi. Il consiglio comunale ha dato l’ok con 19 voti favorevoli, cinque contrari e un astenuto. La maggioranza di centrosinistra retta dal sindaco Riccardo Rossi ha incassato anche il sì di Ercole Saponaro (capogruppo della Lega), unico consigliere d’opposizione ad appoggiare la delibera. L’astensione è invece quella del consigliere di maggioranza Lorenzo Guadalupi (Italia viva). Il consiglio si è svolto in seconda convocazione, dopo l’annullamento della seduta convocata per venerdì scorso, per la mancata presenza della maggioranza. Nella giornata odierna scadeva il termine per l’approvazione del bilancio. In caso contrario, la prefettura, che aveva già diffidato l’ente, avrebbe nominato un commissario ad acta. 

Il consiglio si è aperto con un confronto abbastanza lungo sull’opportunità di far partecipare alla seduta anche due consiglieri collegati da remoto, per positività al Covid. Si tratta di una questione sollevata dall’opposizione. Alla fine della diatriba, su input del sindaco, si è deciso di proseguire senza ulteriori determinazioni da parte dell’assise, in quanto il numero legale di 15 consiglieri era in cassaforte, indipendentemente dalla partecipazione o meno dei due consiglieri collegati da casa. 

L’assessore Saponaro: “Il piano di riequilibrio era necessario”

L’assessore al Bilancio, Francesco Saponaro, ha spiegato come nel giro di due anni si sia passati da un passivo di 54 milioni al deficit  attuale di 40,823 milioni. “Un risultato – afferma Saponaro - superiore di due volte e mezzo rispetto al target definito a gennaio 2020, che permette la riduzione della rata annuale da 2,7 milioni a 2,2 milioni”. Saponaro rimarca come non vi fossero alternative all’adozione del piano di riequilibrio economico-finanziario, per il risanamento dei conti pluriennali. “Tale piano – dichiara - con il senno di poi, ha rappresentato la strada più indolore sul piano sociale anche per la sua considerevole durata ventennale”. 

Sul versante degli investimenti, l’amministrazione sta attraversando “una congiuntura molto favorevole – afferma Saponaro - determinata dalle politiche europee, tramite il Pnrr”. Si pone l’accento quindi sull’efficienza nei pagamenti delle fatture ricevute dal Comune, “con tempi scesi  sotto il limite massimo dei 30 giorni, attestandosi su una media di 22 giorni per il ciclo amministrativo che va dalle determine di liquidazione a quelle di pagamento”. Saponaro condivide lo “stimolo (da parte del collegio dei revisori, ndr) a maggiore responsabilizzazione dell’amministrazione rispetto ai processi contabili”. In particolare si fa riferimento alla necessità di riconciliare i disallineamenti dei conti con Aeroporti di Puglia e Brindisi Multiservizi entro dicembre 2022: “Cosa che si sta facendo – assicura l’assessore - a cura degli uffici”. 

Rossi: “Consegneremo due grandi patrimoni alla prossima amministrazione”

Il sindaco ha ricordato di aver trovato “una città con una situazione economica estremamente complessa, in parte per come è stata amministrata, in parte per le norme sopraggiunte”. Ad esempio si sapeva fin dal 2015/16 che nell’arco di 6-7 anni non sarebbe stato più possibile utilizzare le risorse previste da Imu, Tari e multe per violazioni del codice strada, “perché veniva introdotto un fondo – spiega Rossi - che andava a essere posto in uscita e che aveva una sua progressione. Questo fondo oggi vale 16 milioni di euro”. 

A detta del sindaco non si poteva prescindere dal piano pluriennale di riequilibrio finanziario, poiché questo “anche laddove non fosse stato realizzato, imponeva di rimuovere gli squilibri finanziari dell’anno economico”, sulla base anche di un “contenzioso monstre che non aveva nessun fondo prudenziale di copertura”. “Era necessario il piano di riequilibrio – insiste Rossi - anche se non è una cosa che si fa a cuor leggero. Fu una scelta politicamente sofferta, per quello che comporta per la città”.

Rossi rivendica i risparmi conseguiti in vari settori, fra cui il sostegno al fitto casa (contributo non più necessario per i percettori del reddito di cittadinanza) e gli eventi estivi. Non vengono nascoste le difficoltà che si stanno incontrando nell’effettuare lavori di manutenzione ordinaria di strade e marciapiedi, a causa dell’impossibilità di accedere ai mutui (una sorta di penale per le amministrazioni in regime di piano di riequilibrio). Ma anche in questo ambito “sono stati recuperati – afferma Rossi – 3,5 milioni di euro”. 

“I grandi patrimoni che questa amministrazione consegnerà alla prossima amministrazione - prosegue il sindaco - sono il risanamento dei conti avvenuto nel rispetto nelle regole e i progetti che consentiranno alla prossima amministrazione di cambiare il volto della città. Questi sono i temi su cui potremo dire di aver effettuato un lavoro difficilissimo, che non si è ancora concluso”. A tal proposito Rossi manifesta la sua preoccupazione per l’aumento dei costi energetici dell’ente per un importo fra i 2 e i 3 milioni di euro, come conseguenza degli eventi internazionali che hanno determinato un aumento generalizzato dei costi del gas. 

E a breve vi sarà un altro nodo da sciogliere: ossia la possibilità di accedere o meno, in virtù delle recenti normative, a un piano di riequilibrio potenziato. “Noi - si chiede Rossi - che faremo? L’aula consiliare sarà sovrana nelle scelte e nella responsabilità delle conseguenze”. 

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