rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Elezioni, intifada sul convegno oncologico

BRINDISI – “Può il tumore essere un male di destra o di sinistra?”. A Brindisi, dopo il nuovo scivolone, pare proprio di sì. La legittima domanda che si pone il candidato sindaco del centrodestra Mauro D’Attis, dopo l’ennesima boutade elettorale scoperta all’ombra della sanità brindisina sarà girata naturalmente – sapere il candidato del centrodestra - per la dovuta informazione, anche alla Procura della Repubblica. E la situazione arriva al calor bianco.

BRINDISI – “Può il tumore essere un male di destra o di sinistra?”. A Brindisi, dopo il nuovo scivolone, pare proprio di sì. La legittima domanda che si pone il candidato sindaco del centrodestra Mauro D’Attis, dopo l’ennesima boutade elettorale scoperta all’ombra della sanità brindisina sarà girata naturalmente – sapere il candidato del centrodestra - per la dovuta informazione, anche alla Procura della Repubblica. E la situazione arriva al calor bianco.

A scatenare l’ira di D’Attis e di tutto il popolo di centrodestra il convegno promosso dall’Oncologia medica della Asl di Brindisi sul tema “Realtà della sanità brindisina, impegni futuri”, in programma per il 26 aprile prossimo nella sede dell’ex ospedale Di Summa. Dopo la bagarre esplosa e la ridda di dichiarazioni chissà se si farà ancora dato che diversi dei convitati di pietra invitati alla riflessione si sono già defilati.

“E’ incredibile – sbotta D’Attis nella conferenza convocata ad oras nella sede del Pdl provinciale di Corso Garibaldi -, nemmeno 48 ore prima sono stato sbattuto fuori dall’ospedale Perrino (anche di questo è stata informata la Procura della Repubblica), oggi scopriamo un nuovo convegno a cui è invitato solo il candidato sindaco di centrosinistra”.

“Il cancro è un problema che interessa solo la sinistra? E gli altri candidati sindaco – polemizza D’Attis - sono insensibili al problema? Rossi? Fusco? Brigante? D’Attis? Non possono contribuire con il loro impegno? La verità, si è dimostrato anche in questa occasione è che la sanità brindisina è occupata dalla sinistra. A cominciare dalla Regione Puglia per finire alla Asl di Brindisi la sanità è stata occupata manu militari.Voglio vederci chiaro e anche in questo caso presenterò le carte in Procura”.

Al convegno della discordia – organizzato dal professor Mario Cinieri direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica -, si legge nel manifesto, oltre al candidato sindaco Mimmo Consales, ci sono il presidente della Provincia Massimo Ferrarese; il consigliere regionale Pino Romano; il consigliere provinciale, nonché numero uno dell’Udc di Brindisi, Ciro Argese; Gianluca Bottazzo candidato al consiglio comunale e infermiere professionale di Oncologia Medica; la dottoressa Franca Sergio in qualità di presidente dell’Ant (Associazione nazionale tumori); la dottoressa Marina Turaccio consultor professionale e la dottoressa Margherita Cinefra manager di oncologia.

Tuoni e fulmini dopo la scoperta del manifesto “che qualcuno avrà commissionato”, sottolinea D’Attis. “Ora cominceranno a piovere le giustificazioni – prosegue – Ferrarese mi ha detto che non sapeva e non andrà”. E a seguire le orme di Ferrarese sarà anche il fido Ciro Argese (citato due volte nel manifesto, ndr), che è stato il più tempestivo tra tutti nell’inviare una nota stampa che sostiene l’estraneità ai fatti dell’Udc.

“Apprendiamo di un incontro/convegno per il giorno 26 aprile prossimo venturo alle  ore 10 presso l’Ospedale Di Summa Brindisi  sul tema ‘Realtà della sanità brindisina. Impegni futuri’. Rendiamo noto che non si tratta di un incontro organizzato ma solo di una proposta non valutata e, pertanto, non confermata. Tale iniziativa al momento non avrà seguito. Saremo disponibili per ulteriori iniziative dal mese di giugno”. Firmato, Ciro Argese.

Parole che però non fermano il centrodestra scatenato cui non sembra vero di trovarsi davanti ad una gaffe simile da parte degli avversari. Parla il senatore Michele Saccomanno: “L'incontro all'interno della Asl tra il reparto di oncologia e la sinistra elettorale con tutto il suo cartello genera sdegno per una speculazione e, se non altro, per un apparente asservimento di malattie così gravi ad un calcolo di produzione di voti piuttosto che di salute”.

Strali anche dal consigliere regionale Pietro Iurlaro: “Una evidente speculazione politica, quella ai danni del dottor Saverio Cinieri, in cui chi ha sbagliato dovrà assumersi le proprie responsabilità”. Da Argese, a Ferrarese, al candidato sindaco “del laboratorio più buio d’Italia” Iurlaro si rivolge al prefetto, dopo aver messo la mano sul fuoco per il primario: “Al prefetto di Brindisi, dottor Nicola Prete, chiedo di vigilare affinché non si debba nuovamente assistere a certi squallidi esperimenti per racimolare qualche voto. Perché, conclude il consigliere, capisco che il barile del centrosinistra sia ormai vuoto, ma a forza di raschiare il fondo si rischia di ledere norme, leggi e diritti. In primis, quelle della moralità e della dignità”.

A versare benzina sul fuoco è il candidato sindaco de La Puglia per Vendola e di Sviluppo e Lavoro, Giovanni Brigante. Già il titolo del comunicato è tutto un programma: “Ferrarese e Consales vogliono mettere le mani anche sulla sanità”. Il laboratorio politico Ferrarese-Pd “sponsor di Mimmo Consales tratta la sanità brindisina in maniera scandalosa: evidentemente pensano che sia solo un serbatoio di voti e di futuri incarichi”.

“Sbaglia chi ha organizzato la cosa e chi ha concesso l’autorizzazione, ossia la direzione generale della Asl, perché in questo modo si continua a dare l’idea di una sanità asservita agli interessi politici. Se il dotto Saverio Cinieri, direttore del reparto di Oncologia medica del Perrino e noto amico di Ferrarese, aveva così tanta urgenza di comunicare ai brindisini i suoi importanti dati sulla ‘Realtà della Sanità brindisina e gli impegni futuri” della coppia Consales-Ferrarese’, avrebbe fatto bene ad organizzare l’evento in una sede neutra, o tutt’al più in un comitato elettorale di Consales, o nel palazzo della Provincia”, afferma causticamente Brigante.

“Questo modo di agire è uno sfruttamento squallido della cosa pubblica, e spero che i brindisini facciano sentire la loro voce contro chi, evidentemente, non ancora sazio delle poltrone della Provincia, della Stp, dell’Asi, della Cittadella della Ricerca, spera di poter occupare anche Comune, Fondazione Teatro Verdi e Sanità locale. Io spero che almeno questa volta, così come accaduto dopo la messa di Pasqua, questi signori abbiano il pudore di non dire che il tutto è stato organizzato a loro insaputa. Interesserò dell’argomento l’assessore regionale alla Sanità e chiederò spiegazioni alla direzione generale della Asl».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni, intifada sul convegno oncologico

BrindisiReport è in caricamento