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Sabato, 27 Aprile 2024
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Pista ciclabile: ancora nessuna decisione. "Profili di pericolosità nel progetto"

Il sindaco Marchionna risponde all'interrogazione del consigliere Roberto Quarta, sul futuro del cantiere in viale Aldo Moro. Se ne riparlerà entro il 5 aprile, sempre in consiglio comunale

BRINDISI – Il futuro della pista ciclabile in viale Aldo Moro non è ancora deciso. Non c’è ancora una risposta alla domanda su cosa ne sarà del cantiere in piedi dall’autunno 2022 su una delle strade più importanti della viabilità brindisina. 

La questione sarà vagliata in questi giorni dall’amministrazione comunale e approderà in consiglio comunale entro il prossimo 5 aprile, contestualmente al piano di rilancio della Brindisi Multiservizi e al piano della sosta. Quest’ultimo tema è collegato a quello della pista ciclabile, da quanto spiegato dal sindaco Giuseppe Marchionna, in risposta a un'interrogazione presentata dal consigliere comunale Roberto Quarta. 

Giuseppe Marchionna e l'assessore Gianluca Quarta

Questo l’unico argomento del consiglio comunale lampo che si è svolto stamattina (lunedì 25 maggio). L’interrogazione era slittata in coda agli ordini del giorno dell’assise di venerdì scorso. L’uscita della maggioranza prima che Quarta prendesse la parola aveva fatto venir meno il numero legale, comportando la riconvocazione del consiglio per la giornata odierna. Fra i pochi cittadini presenti in aula c’era anche il presidente della Confesercenti, Michele Piccirillo, da sempre critico nei confronti del progetto.

Il pubblico (2)-2

I lavori da mesi sono in stallo. Lo scorso gennaio è stato revocato l’appalto alla ditta appaltatrice, per inadempienze contrattuali. I quattro quesiti posti da Quarta vertono intorno alle azioni che il Comune intraprenderà per il recupero delle somme versate all’ex ditta appaltatrice (a partire dall’escussione della polizza fideiussoria) e sull’ipotesi di danno erariale a carico del Comune, in caso di non ultimazione o di modifica dell’opera. 

Pista ciclabile  2

Il sindaco ha spiegato che sarà possibile sciogliere tali interrogativi una volta verificata “una serie di condizioni”, fra cui l’escussione della polizza fideiussoria dell’ex aggiudicataria. Marchionna si è detto favorevole a progetti a sostegno della mobilità sostenibile, sollevando però un problema legato alla struttura urbana della città, caratterizzata da strade strette. A detta del sindaco vi è un “profilo di pericolosità” nel cordolo spigoloso previsto dall’attuale progetto di pista ciclabile da viale Palmiro Togliatti alla fine di viale Aldo Moro. “Rispetto alla prossima convocazione del consiglio comunale (prevista non oltre il 5 aprile, quando approderanno in aula anche il piano industriale sulla Multiservizi e il piano della sosta, ndr) – conclude Marchionna - risponderemo puntualmente a tutti i quesiti, con particolare riferimento alla vicenda dello svincolo del finanziamento dai veri o presunti danni erariali che potrebbe comportare”. 

Pista ciclabile

Quarta a sua volta esprime perplessità per il fatto che sia stata fatta una nuova gara per l’affidamento e rimarca il suo rammarico per il mancato svincolo dal progetto originario. Il consigliere ha avanzato la sua proposta per spostare la pista dal centro al lato della carreggiara, senza ulteriori oneri a carico del Comune. “La mia era una semplice ricognizione e una mano tesa - conclude - per trovare una soluzione indolore per le casse comunali: invece nessuno ha ascoltato. 

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