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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Mantovano ancora sotto tiro: "Maroni non sapeva nulla di quel vertice a Oria"

BRINDISI - Il Popolo delle Libertà fa le prove di tenuta sulla pelle degli immigrati. A distanza di due giorni esatti dal vertice di Oria, i parlamentari pugliesi Luigi Vitali e Pietro Franzoso sbugiardano il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che – dicono – avrebbe convocato il vertice a nome di se stesso. A sostegno della propria tesi i due parlamentari pidiellini citano nientemeno che il ministro dell’Interno Roberto Maroni con il quale hanno avuto un incontro proprio questa mattina per discutere della questione sicurezza nel campo immigrati allestito alle porte di Manduria. L’attenzione di Vitali e Franzoso è stata focalizzata in particolare proprio sul vertice presieduto a Oria da Mantovano, nel corso del quale sarebbe stato siglato con le autorità locali un patto per la sicurezza per i soli comuni di Oria e Manduria.

BRINDISI - Il Popolo delle Libertà fa le prove di tenuta sulla pelle degli immigrati. A distanza di due giorni esatti dal vertice di Oria, i parlamentari pugliesi Luigi Vitali e Pietro Franzoso sbugiardano il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che – dicono – avrebbe convocato il vertice a nome di se stesso. A sostegno della propria tesi i due parlamentari pidiellini citano nientemeno che il ministro dell’Interno Roberto Maroni con il quale hanno avuto un incontro proprio questa mattina per discutere della questione sicurezza nel campo immigrati allestito alle porte di Manduria. L’attenzione di Vitali e Franzoso è stata focalizzata in particolare proprio sul vertice presieduto a Oria da Mantovano, nel corso del quale sarebbe stato siglato con le autorità locali un patto per la sicurezza per i soli comuni di Oria e Manduria.

Val la pena di sottolineare che il vertice in questione ha anche sancito il ritorno a casa di Mantovano e il ritiro delle dimissioni da parte dello stesso sottosegretario, che non aveva esitato a congedarsi dall’incarico dopo la nuova ondata di migranti arrivata a sorpresa su decisione (unilaterale) del governo. Oggi Maroni sembra prendere le distanze dal sottosegretario ritrovato, almeno così sembrano affermare Vitali e Franzoso: “Il ministro Maroni ha garantito che si è trattata di un’iniziativa personale del sottosegretario e ha assicurato che sarà lui personalmente a firmare il patto per la sicurezza con i comuni di Oria e Francavilla Fontana per la provincia di Brindisi e quelli di Manduria, Maruggio, Sava, Avetrana e Torricella per il Tarantino. Maroni ha infatti ribadito che, proprio per questa ragione, nei prossimi giorni, sarà a Manduria dove incontrerà tutti i parlamentari pugliesi e le autorità locali”.

La differenza, a questo punto, fra l’iniziativa di Alfredo Mantovano e quella che si consumerà da qui a breve alla presenza del ministro Roberto Maroni, sta tutta nella porzione di territorio che dovrebbe essere investito dal patto per la sicurezza. Allo stesso ministro i due parlamentari hanno chiesto anche l’installazione di sistemi per la videosorveglianza e un aumento della presenza delle forze dell’ordine nei comuni interessati dall’emergenza immigrati. “Il chiarimento si rende necessario – hanno spiegato gli onorevoli Pdl -, per eliminare sulla questione della sicurezza, ogni fraintendimento e per evitare che qualcuno si attribuisca la paternità delle iniziative già avviate con il ministero dell’Interno dai parlamentari di riferimento del territorio”.

Vitali e Franzoso hanno ribadito anche che sono allo studio con il ministro Fitto ipotesi di forme compensative dedicate alla comunità locale per gli eventuali danni subiti dall’economia in seguito all’emergenza immigrati. Insomma, quali siano le alleanze interne allo stesso Pdl si capisce. Resta da verificare se davvero il ministro sia disposto a giocarsi l’amicizia di Alfredo Mantovano (per reclutare il quale l’Udc sarebbe pronto a fare carte false). A dirla tutta sembra assai difficile che un uomo della stazza di Mantovano,  soprattutto dopo crisi e dimissioni sul tema, possa avere preso una iniziativa come quella del vertice sulla sicurezza senza consultare il ministro Maroni in particolare e il governo in generale. Sul punto il sottosegretario, interpellato ad hoc da BrindisiReport.it, per il momento tace, nessuna replica. Domani è un altro giorno.

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