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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Un racconto vivo e toccante", testimone della shoah incontra gli alunni di Cisternino

Il medico Massimo Finzi, ospite dell'istituto comprensivo di Cisternino, ha ricordato la famiglia Guzzanti che, con grande coraggio e altruismo, lo accolse offrendogli un rifugio sicuro durante l'occupazione tedesca

CISTERNINO - In occasione della Giornata della memoria, l'istituto comprensivo di Cisternino ha avuto il privilegio di ospitare un testimone diretto della shoah: il medico Massimo Finzi. Con la sua voce pacata e carica di emozione, il dottor Finzi ha ripercorso i tragici eventi che hanno segnato la sua infanzia, quando a soli due anni fu costretto a nascondersi per sfuggire alle persecuzioni naziste. E’ stato un racconto vivido e toccante.

Con parole semplici ma incisive, il testimone ha descritto la brutalità dei rastrellamenti nazisti a Roma, quando intere famiglie ebree venivano strappate alle loro case e deportate verso un destino di morte. Massimo Finzi ha ricordato con commozione la famiglia Guzzanti che, con grande coraggio e altruismo, lo accolse e lo salvò, offrendogli un rifugio sicuro durante l'occupazione tedesca.

La sua testimonianza si è poi focalizzata sull'importanza di coltivare la memoria e di contrastare ogni forma di indifferenza e discriminazione. Finzi ha, inoltre, invitato i ragazzi ad essere cittadini consapevoli e responsabili, impegnati nella difesa dei diritti umani e nella costruzione di un futuro di pace e rispetto.

All'incontro erano presenti gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle seconde e terze della secondaria di primo grado. L'emozione e l'attenzione sui loro volti testimoniavano l'impatto profondo che le parole del testimone hanno avuto su di loro. E’ emersa  l'importanza di conservare la memoria per un futuro migliore.

In un mondo in cui l'antisemitismo e l'intolleranza ancora persistono, la testimonianza del dottor Finzi ha assunto un valore inestimabile, offrendo ai ragazzi un'occasione unica per conoscere la Shoah in modo vivido e personale, andando oltre i libri di testo e le nozioni astratte.

Le numerose domande formulate dagli studenti hanno dimostrato il loro interesse e la loro consapevolezza di fronte a questa pagina oscura della storia. L'incontro ha rafforzato in loro la convinzione che coltivare la memoria sia fondamentale per educare le nuove generazioni e promuovere un futuro di pace e di rispetto.

Come ha sottolineato Massimo Finzi, "il numero dei testimoni della shoah è purtroppo sempre più esiguo, ed è quindi fondamentale raccogliere e conservare le loro testimonianze in modo duraturo". La loro memoria rappresenta un lascito prezioso che deve essere custodito e tramandato alle future generazioni affinché l'orrore della Shoah non venga mai dimenticato e affinché i principi di umanità e di giustizia siano sempre difesi e valorizzati.

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