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Anche i bidoni dei rifiuti diventano barriere architettoniche

In diverse circostanze ho avuto modo di rilevare l’impegno debole dell’amministrazione comunale di Brindisi nei confronti dei diritti e delle esigenze dei disabili e delle persone con problemi di deambulazione.

In diverse circostanze ho avuto modo di rilevare l’impegno debole dell’amministrazione comunale di Brindisi nei confronti dei diritti e delle esigenze dei disabili e delle persone con problemi di deambulazione. Non c’è nessuno in città che non abbia dichiarato di ritenerlo un impegno di civiltà e di libertà. Poi, nel tempo, ti accorgi che quella disponibilità e quell’impegno spesso si è svilito e risolto esclusivamente nella insopportabile retorica di chi pensa di poter esaurire le proprie energie nei proclami, senza minimamente impegnarsi per giungere a risultati concreti.

Allora, più che un problema di leggi e di rispetto delle leggi, è un problema principalmente di cultura, per abbattere quella cortina di cinismo e di indifferenza, che sembra presidiare alcune dinamiche sociali e politiche della società moderna. E’ sufficiente dare uno sguardo in giro per rendersi conto della situazione esistente in città, nonostante le tante dichiarazioni e gli obblighi derivanti dalla legge.

Troppi gli uffici e i luoghi con ostacoli che li rendono inaccessibili a quanti hanno problemi di deambulazione anche temporanea. Tanti i percorsi pedonali resi impraticabili o difficoltosi da marciapiedi spesso molto stretti o privi di adeguati scivoli, cassonetti dei rifiuti collocati sui marciapiedi, auto e moto parcheggiate sui marciapiedi o in corrispondenza degli scivoli. Ma accade anche che alla presenza dello scivolo da un lato non corrisponda lo scivolo dall’altra parte.

Senza dimenticare le difficoltà di accesso al teatro, a causa della mancanza di una adeguata informazione e da un percorso non agevole per raggiungere l’ascensore dedicato. In questo contesto di scarsa sensibilità, di disponibilità e di considerazione per il prossimo in difficoltà, si colloca l’attuale decisione di spostare i 24 bidoni condominiali di raccolta rifiuti di umido e indifferenziati sul marciapiede a ridosso di dei parcheggi auto, di cui due riservati ai disabili, sulla via del Lavoro al Rione Minnuta. Per diverse ore della giornata i rifiuti occupano il marciapiede e i parcheggi riservati ai disabili, che dovrebbero avere una funzione ben diversa da quello di discarica.

Naturalmente quei cittadini sono costretti a parcheggiare, ad uscire ed entrare nella propria auto facendosi spesso largo fra i rifiuti. Una situazione indegna perfino di un paese sottosviluppato. C’è da chiedersi se questo è il livello di considerazione e di disponibilità esistente in questa città. C’è solo da vergognarsi e chiedere scusa, intervenendo con urgenza per restituire i diritti negati, ma anche per ripristinare una situazione di decoro, di igiene e di sicurezza della salute pubblica. (Vincenzo Albano)

 

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