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La difficile e rischiosa arte del money management

Il money management, spesso utilizzato nel linguaggio degli investimenti in Borsa come "gestione del rischio", è un’espressione che si riferisce alle tecniche di "gestione del denaro" mirate alla massimizzazione dei profitti e alla riduzione potenziale delle perdite.

Il money management, spesso utilizzato nel linguaggio degli investimenti in Borsa come "gestione del rischio", è un’espressione che si riferisce alle tecniche di "gestione del denaro" mirate alla massimizzazione dei profitti e alla riduzione potenziale delle perdite. Possiamo con certezza affermare che gli investimenti finanziari sono ad altissimo rischio e come tali, una corretta gestione del capitale, a prescindere dalla tecnica seguita, risulta di fondamentale importanza.

Opinione comune è quella di tagliare le perdite e lasciar correre i profitti nel senso che è opportuno stabilire prima di aprire un trade quale è la soglia massima di capitale da rischiare.  Si può pertanto definire come il complesso di regole atte alla gestione efficiente del patrimonio.

Il money management si compone di due ambiti fondamentali e inscindibili tra loro: risk management ("gestione del rischio") e position sizing. La prima analizza il rischio legato alla posizione assunta sul mercato; la seconda individua il capitale da investire in ogni singola operazione aperta sul mercato e la ripartizione del capitale tra i vari asset di portafoglio.

Il money management è uno di quegli aspetti considerati critici da qualsiasi investitore ed è in grado di determinare la differenza tra un trader perdente ed uno di successo. E' provato che poco più del 5% degli investitori privati chiudano l’anno con un profitto. Questo perchè gran parte di essi, seppure preparati e con buone nozioni, non sono in grado di adottare una strategia adeguata di money management.

La gestione del proprio capitale è un aspetto fondamentale per chiunque voglia iniziare un qualsiasi tipo di investimento ed è quindi di estrema importanza saper gestire in maniera ottimale i propri risparmi.

Una strategia molto conservativa di gestione, utilizzata da numerosi investitori, è quella di rischiare tra il 2% e il 5% del proprio capitale per ogni transazione. Se per esempio hai un capitale di 3.000 euro e decidi di limitare il rischio al 2%, puoi perdere un massimo di 60 euro per ogni trade. Impostando nello stesso tempo un limite stop-loss, puoi stabilire quando è il momento di fermarsi se il trade non dovesse proseguire nel modo previsto.

Un concetto importante del money management è l’applicazione del risk/reward ratio, ovvero la percentuale di rischio/guadagno. Quando le possibilità di guadagnare sono minori di una potenziale perdita, non cominciare mai un trade, poichè rischieresti di effettuare una vera e propria scommessa come avviene ai casinò.

Trattandosi di un investimento, non è assolutamente consigliato fare questo tipo di operazioni. Prima di aprire una posizione, assicurati che il risk/reward ratio sia almeno 2:1, ovvero che le possibilità di vincita siano due volte maggiori rispetto a quelle di perdita.

Di pari importanza al money management è la corretta gestione dello stop loss ovvero la manipolazione della percentuale di perdita, stabilita a priori, in base all'avanzare del trade.  Sotto un semplicissimo programmino in excel per il calcolo del money management.

 

 

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