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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Enel Basket: dopo la sconfitta con Pesaro il re è definitivamente nudo

C'è voluta la bruciante sconfitta contro Pesaro per far scoprire a tutti i cortigiani del basket che "il re è nudo". Ed allora, dimenticando lo straordinario campionato finora disputato, tutti pronti a rimettere in discussione coach Bucchi e rivelare all'improvviso, quasi d'incanto, che l'Enel Brindisi è in deficit fisico e mentale

BRINDISI - C’è voluta la bruciante sconfitta contro Pesaro per far scoprire a tutti i cortigiani del basket che “il re è nudo”. Ed allora, dimenticando lo straordinario campionato finora disputato, tutti  pronti a rimettere in discussione coach Bucchi e rivelare all’improvviso,  quasi d’incanto, che l’Enel Brindisi è in  deficit fisico e mentale, che non regge più la pressione del suo ruolo, che anche i suoi migliori giocatori  ammirati nel corso  del campionato sono diventati irriconoscibili, come se fosse una straordinaria novità e come se la squadra non avesse già collezionato ben cinque sconfitte nelle ultime sette partite,  regalando punti preziosi a squadre di modesta levatura tecnica in lotta per evitare la retrocessione, come  Bologna, Montegranaro, Pesaro.

Un'azione di gioco-2Il difficile ed a volte impossibile esercizio di spiegare ogni sconfitta da parte di  coach Bucchi e della società, con argomenti, giustificazioni ed attenuanti, spesso anche banali, ha avuto l’effetto negativo di ritardare la risoluzione di problemi evidenti edi porre i giusti rimedi  al calo di rendimento fisico e mentale, ma anche di impostazione tattica della squadra, che da circa due mesi erano apparsi evidenti anche ai non addetti ai lavori. La sconfitta subita domenica scorsa contro Pesaro (70-74) è stata come un film già visto e dal finale scontato, un epilogo amaro che tutti temevano ed a cui nessuno voleva rassegnarsi.

E’giusta  l’analisi della partita sulla squadra che questa volta ha avuto il merito di non arrendersi, a differenza della partita disputata a Siena. La sconfitta contro Pesaro, però, non può essere spiegata solo con il calo mentale e fisico della squadra, apparsa stanca  e priva di quelle energie che ne hanno fatto la vera rivelazione del campionato, che ha regalato sensazioni ed emozioni straordinarie ai propri tifosi e che ha recitato un ruolo di primaria importanza nel campionato dei “giganti” ( è bene ricordare che, comunque vada, questo è stato un campionato eccezionale, che sa del miracoloso!).

L’Enel Brindisi, infatti, come in altre precedenti occasioni, è stata messa in difficoltà dalla difesa a “zona” schierata per gran parte dell’incontro anche dal coach pesarese Sandro Dell’Agnello, un sistema tattico che  la squadra brindisina ha sempre sofferto ed al quale non ha mai saputo porre i giusti rimedi. Anche questa volta una formazione di modesta levatura tecnica (come era successo con Montegranaro) è riuscita ad avere la meglio contro la squadra di coach Bucchi. E’ vero che l’Enel Brindisi non dispone di giocatori adatti per attaccare la “zona’’ con possibilità di successo, essendo priva di un pivot di ruolo e di buoni tiratori che l’attacchino da fuori, ma proprio per questo è sembrato un autentico suicidio tattico schierare un quintetto di “piccoli” con il solo James in posizione centrale, quando si ha di fronte un certo O.D. Oderah Anosike, riconosciuto “re” dei rimbalzi del campionato, con al suo attivo  ben  rimbalzi 377catturati di cui 234 in difesa e 143 in attacco, e che a Brindisi ha meritato un 33 di valutazione con ben 25 rimbalzi catturati, di cui 8 in attacco e 17in difesa.

Dyson tenta il tiro-2Se l’intenzione di coach Bucchi fosse stata quella di attaccare Pesaro in contropiede, giocando in velocità,anticipando ed  impedendo la difesa schierata dagli avversari, avrebbe avuto bisogno di buoni rimbalzisti, che nella giornata non potevano certo essere Todic e Chiotti, ma solo l’encomiabile Zerini, e, soprattutto, del miglior Dyson. Disegno tattico mancato perché Dyson ha giocato una partita a sé, forzando conclusioni  fuori dai giochi, evidentemente concentrato sul suo scout personale finale da proporre ai suoi futuri “clienti”( nei piani c’è anche Fenerbahce, la squadra di Istanbul con ambizioni da Eurolega), ed a  nulla è valso per coach Bucchi limitarne la  presenza in campo a soli 29 minuti  di gioco per poterlo adeguatamente gestire.

E’ il Dyson del “prendere o lasciare”, però, un autentico fuoriclasse al quale si deve buona parte delle fortune della squadra in questo campionato. La sconfitta contro Pesaro, intanto, ha riaperto la corsa al quarto-quinto posto con  Sassari. Domenica prossima sul campo del PalaSerradimigni la squadra di coach Bucchi si gioca il quarto posto nella griglia dei play off e la possibilità di disputare le prime due partite e l’eventuale spareggio in casa. La squadra di coach Bucchi dovrà puntare alla vittoria ma ha anche la opportunità di difendere il vantaggio di +9 ottenuto nella partita di andata (89-80). E’ indispensabile, però, recuperare il massimo delle energie ed uno scatto d’orgoglio che è stato sicuramente una prerogativa dell’Enel Brindisi in questo campionato. (Le foto sono di Vito Massagli)

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