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Lunedì, 29 Aprile 2024
Basket

Happy Casa Brindisi: contro Tortona un’altra sconfitta da dimenticare

Derthona troppo forte per una New Basket a corto di rotazioni, che ha conquistato due soli rimbalzi offensivi

BRINDISI - L’occasione era delle più attraenti che il calendario potesse offrire in questa giornata particolare in cui Scafati aveva battuto qualche ora prima Pesaro ed Happy Casa Brindisi avrebbe potuto effettuare il primo passo per riprendere la squadra pesarese, ed attendere anche il risultato odierno in cui Bologna potrebbe espugnare Treviso. Intanto è trascorsa un’altra giornata di campionato e si accorciano le possibilità di una rincorsa produttiva alle posizioni di classifica che danno diritto alla permanenza in serie A: Happy Casa aveva bisogno di un adeguato rinforzo immediato sotto le plance, di un pivot di ruolo, che avrebbe potuto essere determinante in alcune delle ultime partite di campionato. 

Coach De Raffaele

Ma, in queste condizioni, l’impresa che doveva essere straordinaria è parsa subito impossibile pochi minuti dopo aver visto in campo la formazione di Tortona guidata saggiamente da coach De Raffaele (foto in alto). Troppo forte Tortona nei confronti di Happy Casa Brindisi, per la completezza e la qualità del roster e la maggiore disponibilità di rotazioni, con giocatori di pari livello che coach De Raffaele ha facilmente girato lasciando inalterato l’equilibrio tattico del quintetto schierato in campo ed a volte anche migliorandolo.

Senza rotazioni contro una super squadra

Difronte a questa, che è sembrata una squadra fra le migliori del campionato, Happy Casa Brindisi non ha potuto far altro che resistere per quel che poteva con poche forze in campo schierando di fatto 7 giocatori contro lo strapotere degli 11 pari livello di Tortona, finendo con il cedere ad una sconfitta che non ammette altre spiegazioni (77-86). Questa volta, infatti, delle possibili rotazioni disponibili per coach Sakota, Eric Lombardi non è stato produttivo come in altre occasioni e Riismaa è il lontano lottatore che la squadra ha conosciuto nella prima fase di campionato, apparso poco incisivo e demotivato, a lungo emarginato nelle precedenti occasioni. (Nella foto in basso, Senglin)

Senglin al tiro

La squadra di coach Sakota ha giocato fino ad esaurimento delle proprie energie fisiche e mentali, perciò, con il condizionamento di dover schierare gli stessi uomini in campo e, per lunghi tratti della partita, un quintetto “basso”, girare e schierare almeno tre esterni fissi (Senglin, Laquintana, Morris e Bartley) con l’aiuto di Sneed. Per evitare di caricare di falli, inoltre, l’allenatore brindisino è stato costretto ad alternare spesso Laszewski e Bayehe, “lunghi” anomali in confronto alla batteria degli avversari, e schierarli insieme solo in alcuni momenti della partita. Dei 24 rimbalzi complessivamente catturati Happy Casa ne ha conquistati appena 2 in attacco e questo risulta un dato molto significativo su cui riflettere.

Terna arbitrale-3

Il ruolo degli arbitri

Certamente la direzione di gara di Paternicò, Bongiorni e Noce non ha determinato la sconfitta di Happy Casa Brindisi contro Tortona, ma una lunga serie di valutazioni errate in direzione Brindisi, ha spesso contribuito a rallentare una sia pure improbabile rimonta. Così è stato determinante il fallo tecnico fischiato alla panchina di Brindisi con la squadra che cercava di rimanere aggrappata alla partita ed al risultato e che arrivava dopo altre decisioni molto discutibili in danno della squadra di casa. Al minuto 5’ e 35” del quarto finale, infatti, con il risultato di 62-69 la terna arbitrale ha concesso il fallo tecnico che ha smorzato definitivamente ogni velleità di Happy Casa consentendo a Tortona di chiudere in volata la meritata vittoria.

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