Enel Basket: tra le tante viste, ora anche "la squadra che non c'é"
Scende in campo la "squadra che non c'è". L'atteggiamento dell'Enel Brindisi a Siena è stato quello di una squadra che gioca una partita senza alcun interesse di classifica, contro una formazione di categoria inferiore, in un palasport anonimo e senza storia
BRINDISI - Scende in campo la “squadra che non c’è”. L’atteggiamento dell’Enel Brindisi a Siena è stato quello di una squadra che gioca una partita senza alcun interesse di classifica, contro una formazione di categoria inferiore, in un palasport anonimo e senza storia. La squadra di coach Bucchi, invece, giocava una gara decisiva per un risultato prestigioso (secondo posto in classifica) contro il Montepaschi Siena, formazione regolarmente iscritta al club dei “giganti del basket”, costruita per affrontare l’Eurolega ed in corsa per contendersi lo stesso secondo posto nella classifica finale e nella griglia dei play off, proprio con la formazione di coach Piero Bucchi.
Di fatto c’è da credere che, al di là delle riconosciute e notevoli differenze fra i due roster, l’Enel Brindisi abbia sbagliato decisamente approccio ed atteggiamento prima ancora che il progetto tecnico-tattico della partita e non può essere giustificata una tale sconfitta, nella forma e nel risultato finale, così come ha fatto coach Bucchi a fine gara, soltanto con l’esaltante prestazione della formazione di Siena. Una sconfitta maturata in modo diverso sul campo di Siena sarebbe rientrata certamente nella normalità. E così che, invece, l’Enel Brindisi non ha fatto in tempo a svegliarsi ed a prendere coscienza che giocava contro Montepaschisiena sul parquet del PalaTresta, che si è ritrovata subito sotto con un umiliante 11 a 2 dopo solo 5 minuti di gioco.
La squadra di coach Bucchi, trascinata da Delroy James (ma anche da un buon debutto di Umeh), ha saputo reagire solo nel secondo quarto, quando ha riaperto la partita e portato il risultato a -6 (40-34), che Campbell non ha poi saputo ridurre a -4, sbagliando di seguito due tiri liberi dalla lunetta. La partita è ritornata stabilmente nelle mani di Siena nel terzo quarto(22-8), con Brindisi in caduta libera e la conferma della assoluta impreparazione mentale alla partita, per finire, poi, con un risultato desolante a -18 (84-66).
Per poter aspirare a tenere testa e magari pensare ad una straordinaria impresa sul campo di Siena, l’Enel Brindisi avrebbe dovuto giocare una partita eccezionale sotto l’aspetto agonistico e con la più grande intensità di gioco, soprattutto in difesa, proprio per cercare di limitare il riconosciuto e notevole divario di forze tecniche e fisiche ed il gap di qualità nei confronti della formazione di coach Marco Crespi. Incredibilmente l’Enel Brindisi, invece, ha affrontato la partita senza la dovuta concentrazione e determinazione e senza l’impegno eccezionale che questa gara richiedeva.
Sarebbe stato altrettanto inspiegabile ed ingiustificabile aver considerato la squadra di coach Crespi in crisi,condizionata dai pesanti fattori esterni proprio nel giorno in cui si è avuta notizia dell’istanza di fallimento della società. Ora è indispensabile “rimuovere Siena” per rispettare l’obiettivo quarto posto in classifica, in diretta concorrenza con Sassari (il secondo posto è stato dilapidato non a Siena, ma contro Montegranaro, squadra a cui proprio domenica scorsa Cantù ha rifilato un 96-70!).
E’ stata Caserta, andando a vincere sorprendentemente a Sassari, a rimettere decisamente in gioco Brindisi ed evitare un probabile sorpasso della formazione sarda che giocherà in casa proprio l’ultima di campionato proprio contro la squadra di coach Bucchi (Brindisi vanta la migliore differenza canestri di + 9, grazie al risultato di 89-80 dell’andata). La prossima partita potrebbe essere quella decisiva perché Sassari andrà a giocare a Milano contro la capolista, e Brindisi affronterà Pesaro al PalaPentassuglia, squadra ultima in classifica ed in odore di retrocessione.
Ma anche Pesaro, proprio domenica scorsa, è stato rimessa in gioco da Bologna per la permanenza in serie A, capovolgendo il risultato con un tiro da tre punti realizzato da Turner all’ultimo secondo. Una probabile sconfitta di Sassari a Milano ed una possibile vittoria di Brindisi contro Pesaro consentirebbe intanto la matematica certezza del quarto posto nella classifica finale. E c’è da credere, stando alle agguerrite dichiarazioni dei giocatori di Pesaro, che a Brindisi giocheranno la partita della vita per recuperare i due punti in classifica che la separano dal Montegranaro.
Ma c’è ancor più da fidarsi dei ragazzi di coach Bucchi che vorranno riscattare Siena e chiudere questo esaltante ed entusiasmante campionato che finora ha già del miracoloso con l’accesso nei play off e che con l’eventuale conquista di un quarto posto finale occuperebbeun posto mai raggiunto nella lunga storia del basket brindisino.