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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il nuovo Brindisi affonda tra gli stracci

BRINDISI – Era stato già detto più volte, si sperava di non doverlo ripetere mai più, invece è necessario ribadire questa semplice ma durissima verità: la maglia azzurra con la “V” bianca non è stata battuta sul campo, non è stata piegata da complotti esterni, non è stata liquidata da arbitraggi ostili, e neppure da congiure pro-basket. I veleni che hanno ammazzato tante volte il calcio brindisino sono stati prodotti, o introdotti (volontariamente o involontariamente), inoculati, all’interno degli apparati societari. Ciò che è accaduto questa sera è, dal punto di vista sportivo, terribile. Un colpo alla nuca. La società SSD Città di Brindisi non esiste più eccetto Roberto Quarta, il presidente: se ne sono andati tutti, soci e finanziatori non soci, e se ne è andato l’intero staff tecnico, Gigi Boccolini in testa.

BRINDISI – Era stato già detto più volte, si sperava di non doverlo ripetere mai più, invece è necessario ribadire questa semplice ma durissima verità: la maglia azzurra con la “V” bianca non è stata battuta sul campo, non è stata piegata da complotti esterni, non è stata liquidata da arbitraggi ostili, e neppure da congiure pro-basket. I veleni che hanno ammazzato tante volte il calcio brindisino sono stati prodotti, o introdotti (volontariamente o involontariamente), inoculati, all’interno degli apparati societari. Ciò che è accaduto questa sera è, dal punto di vista sportivo, terribile. Un colpo alla nuca. La società SSD Città di Brindisi non esiste più eccetto Roberto Quarta, il presidente: se ne sono andati tutti, soci e finanziatori non soci, e se ne è andato l’intero staff tecnico, Gigi Boccolini in testa.

La svolta dopo la dura contestazione durante l’allenamento odierno, che la fazione anti-Quarta, venuta allo scoperto ieri, ha valutato come un atto di ostilità preordinato dal presidente che stava tentando di dimissionare. E adesso è andato tutto a puttane. Il Città di Brindisi rischia fortemente di non andare in campo domenica, con tutte le conseguenze immaginabili. I giocatori sono costernati e disorientati , forse Quarta sta cercando di elaborare una via di uscita, ma dovrebbe trovare subito risorse fresche. Purtroppo gente disposta a infilarsi in questo frullatore sarà difficilissimo reclutarla.

La guerra era stata dichiarata ufficialmente ieri: Annino De Finis, Mario Spinelli, Roberto Galluzzo (gli ultimi tre imprenditori arrivati in società), più Giuseppe Roma e Guido Sernicola avevano deciso di convocare per il 9 novembre un’assemblea dei soci per mettere in minoranza Quarta e quindi giubilarlo. Perché?  Perché, accusano, è un presidente-padrone, che non ascolta gli altri partner e non rispetta le decisioni collegiali, aveva spiegato in un comunicato il gruppo riunito attorno ad Annino De Finis. Come dire: noi mettiamo i soldi e lui comanda senza ascoltarci.

La risposta era stata fredda e secca, da parte di chi al contrario pensa che sia De Finis quello colto dalla fregola del comando. “De Finis, Galluzzo e Spinelli non possono convocare alcuna assemblea dei soci perché soci non sono”.  Roberto Quarta aveva apertamente diffidato "De Finis, Galluzzo e Spinelli, non riconoscibili nel titolo di soci della SSD Calcio Città di Brindisi, dall’assumere funzioni illegittime e iniziative che sarebbero perseguite legalmente" , annunciando anche il blocco del conto corrente per evitare “che soggetti non titolati possano intervenire a danno dello stato economico e finanziario della società". Allo staff tecnico e ai calciatori, poi, Quarta aveva garantito tutte le iniziative necessarie a tutela della loro serenità e dei loro interessi.

Oggi al Fanuzzi è scoppiata la contestazione contro le Idi di Marzo ai danni di Quarta. Il gruppo De Finis è stato considerato dagli ultras alla stregua di Bruto, Cassio e company. La Digos, con tutte le grane che ci sono in giro, avrebbe fatto a meno di questa nuovo focolaio di tensione. Ma la benzina sul fuoco è arrivata a secchiate poco più tardi: “Preso atto con grande rammarico che si sono verificati gravissimi atti intimidatori, minacce verbali e tentativi di violenza, ad opera di personaggi che si qualificano come tifosi ma sollecitati dal Quarta con comportamento altamente scorretto ed ai limiti della legalità; visto il degenerare dell’ambiente sportivo, che non ritiene più i cinque imprenditori soci della città di Brindisi quali portatori di sostegno economico, morale e materiale”, è l’attacco del comunicato di De Finis, Roma, Galluzzo, Spinelli e Sernicola.

E continua con le premesse: “Visto che l’ambiente della tifoseria, pilotato da tale signor Quarta, privo di mezzi economici, sollecitato dai soci a dimettersi ha reagito inducendo la tifoseria a manifestare in maniera offensiva e violenta;  preso atto della grande volontà del sig. Quarta di continuare la sua esperienza calcistica, non sappiamo con quali risorse, i sopra elencati soci rassegnano le dimissioni da qualsiasi incarico della predetta società. Rammaricati dall’epilogo di un programma che poteva essere il vero rilancio della città di Brindisi, spiacenti ma prendiamo atto che colui che resta a capo di detta società, porterà ancora una volta grandi dispiaceri alla città. Con la coscienza a posto e certi di essere compresi da chi deve comprenderci, distintamente salutiamo”.

Come è evidente dallo stile non certo “morattiano” della nota, gli assetti esistenti sino a 48 ore prima sono morti e sepolti. Aldo Sensibile, Luigi Boccolini, Diego Giannattasio allora hanno deciso di darci un taglio: “Informati delle decisioni adottate in data odierna dai soci: Annino De Finis, Giuseppe Roma, Roberto Galluzzo, Guido Sernicola, Mario Spinelli che hanno rassegnato le loro dimissioni in segno di protesta contro uno pseudo – presidente che ritiene di dirigere da solo l’intera società, non come presidente ma come padrone; i predetti, visto il rapporto di grande stima e fiducia più volte manifestata reciprocamente da entrambi, ritenendo che non vi sono più i presupposti del  famoso progetto di rilancio del calcio brindisino; con la presente rassegnano con effetto immediato le loro dimissioni, rispettivamente da responsabile area tecnica, allenatore, responsabile settore giovanile”.

La nota è stata letta da Giannattasio sempre in casa De Finis, cioè l'Hotel Internazionale. Cosa farà Quarta nelle prossime ore, sapendo che qualcuno seduto sulla sponda del fiume attende il suo passaggio? A questo punto, bisogna aspettare prima di celebrare prematuramente anche le esequie della SSD Città di Brindisi dopo quelle del  Brindisi Calcio deferito nei giorni scorsi alla giustizia sportiva.

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