rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Sport

L'Enel d'emergenza non fa miracoli

BRINDISI - Hai poche possibilità di vincere già se sei in “good condition”, come dicono gli americani, e se sei sorretto dalla buona salute, ma se poi ti presenti al cospetto dei “giganti” nella loro tana, con una panchina più corta del solito e con giocatori in non perfette condizioni di forma, allora non hai speranza e ti devi accontentare di una sconfitta dignitosa.

BRINDISI - Hai poche possibilità di vincere già se sei in “good condition”, come dicono gli americani, e se sei sorretto dalla buona salute, ma se poi ti presenti al cospetto dei “giganti” nella loro tana, con una panchina più corta del solito e con giocatori in non perfette condizioni di forma, allora non hai speranza e ti devi accontentare di una sconfitta dignitosa.

L’Enel Basket Brindisi è scesa in campo a Varese, in casa della capolista del campionato e della più titolata formazione italiana, con una squadra debilitata da una settimana di infortuni ed indisposizioni che, con tutta la buona volontà dello staff medico e di quello tecnico, non si è riusciti a recuperare completamente in tutti i giocatori a disposizione,ed allora la sconfitta è diventata facile conseguenza(83-71).

Coach Bucchi ha portato in panchina il capitano Ndoja ed il play Fultz quasi per firmare la presenza, ma sopratutto nel corso della partita anche Jeff Viggiano ha avvertito il riacutizzarsi della contrattura agli adduttori che ne avevano limitato gli allenamenti nel corso della precedente settimana, ed è rimasto in campo per 20 minuti offrendo un rendimento modesto, non certamente all’altezza delle ultime prestazioni, realizzando 5 punti.

Contro Varese ci sarebbe voluta, invece, una squadra nelle migliori condizioni fisiche e di forma per tenere validamente testa a Polonara, De Nicolao, Sakota, Green ma anche Banks, che alla vigilia era considerato irrecuperabile, e per sperare nel colpo grosso che sette giorni prima era riuscito a Venezia, ma anche poter contare sulle migliori prestazioni di Gibson, Reynolds e sulla più continua presenza del formidabile Robinson in attacco ed in difesa.

Così proprio in questa trasferta proibitiva l’Enel Brindisi ha tenuto il campo con grande dignità incutendo rispetto ed anche preoccupazione ai titolati avversari varesini per tutto un primo tempo durante il quale Antywane  Robinson ha fatto spettacolo a parte realizzando 16 punti con una formidabile successione di 8/9 da due punti 3 rimbalzi e 19 di valutazione complessiva. Uno sforzo notevole, quello compiuto nel primo tempo dalla squadra brindisina, che è costato il calo naturale nella seconda parte della gara nonostante il buon rendimento offerto dai giocatori usciti dalla panchina come Formenti (eccellente il suo 3/3 al tiro) e Zerini.

Ma al Varese non si possono regalare 21 palle perse e 20 tiri liberi ( 13 messi a segno) senza pagarne i danni e, soprattutto non puoi concedergli il peggior Reynolds delle ultime gare (ben 7 palle perse) ed un Gibson  preciso nel tiro da due (7/10) ma che  è mancato proprio in quella che è la sua specialità  nel tiro dall’arco (0/3), ed impacciato nel portare palla quando coach Bucchi ha dovuto rimediare alla serata-no di Reynolds ed alle non buone condizioni fisiche di Fultz.

Ma  la squadra  non può neppure rinunciare con troppa semplicità alla completa utilizzazione di Cedric Simmons  senza risentirne quando ha da competere con una autentica armata come Varese.  Simmons è rimasto in campo per soli 19 durante i quali ha realizzato 8 punti (3/5 da due e 2/2 nei liberi), ha catturato 7 rimbalzi dominando sotto i tabelloni e rifilando uno stoppatone di quelli che incutono timore agli avversari. Una presenza sicuramente positiva.

Probabilmente coach Bucchi ha preferito giocatori più mobili quando ha adottato la difesa a “zona” ma in una partita in cui il trio delle meraviglie Gibson-Viggiano-Reynolds non riuscivano a garantire il massimo del rendimento, forse sarebbe stato più utile la presenza in campo di Simmons, che così bene aveva giocato i suoi 19 minuti, anche per assicurare maggiore presenza sotto i tabelloni, ai rimbalzi, dove i varesini hanno dominato per tutto l’ultimo quarto.

Quella di Varese,tuttavia, è stata una sconfitta annunciata che va immediatamente rimossa perché nel posticipo di campionato in programma lunedì prossimo l’Enel Brindisi ospiterà i campioni d’Italia del Montepaschi Siena, un’altra grande del campionato, contro la quale coach Bucchi avrà bisogno di avere tutti i giocatori a disposizione nelle migliori condizioni fisiche e di forma. Ma Varese è stata un’altra esperienza negativa che si ripete negli anni anche per la tifoseria brindisina.

Ancora una volta Varese ha mostrato scarsa sensibilità ed accoglienza nei confronti dei tifosi brindisini relegandoli in uno spicchio del “PalaWhirpool”, rinchiusi e mortificati dietro un pannello in plexiglass che hanno la sfacciataggine e la spudoratezza di chiamarlo settore “ospiti”.

Miseria e nobiltà di una società gloriosa che evidentemente non conosce i limiti del buon decoro e nei confronti della quale la New Basket Brindisi, oltre alla immediata e corretta reazione avuta dal presidente Nando Marino a Varese,  farebbe bene a protestare ufficialmente e prendere le opportune iniziative per segnalare alla Lega ed alla Federazione l’irrispettoso ed inusuale trattamento riservato ai tifosi brindisini.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Enel d'emergenza non fa miracoli

BrindisiReport è in caricamento