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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Oria

Borgo Ducale e Comune verso una tregua? “Parliamo di apertura del castello”

La lettera della famiglia Romanin-Caliandro all’Amministrazione. Futura: “Vanno coinvolte tutte le parti politiche”. Il sindaco Cosimo Ferretti: “E’ da agosto che proviamo a interloquire”

ORIA – Mentre qualche primo fiocco di neve si posa sul Brindisino, sembra annunciarsi il disgelo sul dialogo tra la Borgo Ducale srl – i proprietari del castello federiciano – e l’Amministrazione comunale di Oria. L’avvocato Ferdinando Silvestre, che cura gli interessi della srl e della famiglia Romanin-Caliandro – ma anche della Borgo Immobiliare –, ha inviato il 21 novembre scorso una lettera al Comune. In breve, si chiede di superare le conflittualità per riaprire il maniero al pubblico. La lettera è stata protocollata dall’ente il 22 novembre. I primi a rendere pubblica la questione e a intervenire sono i ragazzi del gruppo politico Futura, che chiedono una partecipazione, la più ampia possibile, al dialogo per il futuro immediato del castello. Il sindaco Cosimo Ferretti spiega, come si vedrà meglio in seguito, che l’Amministrazione ha contattato la società già nell’agosto scorso.

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La lettera dei proprietari

La missiva della società, inviata per conoscenza anche al legale dell’ente, l’avvocato Carlo Tatarano, è breve e diretta: “Vi comunico che i miei assistiti, senza riconoscimento alcuno delle pretese risarcitorie accampate da codesto ente e al dichiarato fine di porre termine al contenzioso in essere, sono pronti a discutere della possibilità di addivenire a un superamento della conflittualità con la disamina anche della problematica afferente l’apertura al pubblico del castello di Oria per finalità sia turistiche che commerciali”. Insomma, seppelliamo l’ascia di guerra e sediamoci a un tavolo per parlare del futuro del maniero, il gioiello federiciano che sovrasta Oria ed è chiuso al pubblico da anni. La proprietà e la famiglia si dicono pronte a discutere con l’Amministrazione guidata da Cosimo Ferretti. 

Un dialogo “difficile”

Su questo tavolo, due obiettivi: uno di natura pubblica, aprirlo ai visitatori; l’altro di natura privata: le finalità “commerciali”. Nel 2007 la famiglia Romanin-Caliandro, alla morte della moglie del conte Martini-Carissimo, sborsò qualcosa come sette milioni di euro per il castello. Il Comune di Oria, retto anche allora da Cosimo Ferretti, venne di fatto “scavalcato” in quanto si scoprì in ritardo della possibilità del diritto di prelazione. C’è da aggiungere che non è la prima volta che si parla di dialogo: già nel 2021 – Amministrazione Carone – i proprietari del castello avevano dichiarato di aver avviato una interlocuzione con l’ente.  Interlocuzione evidentemente non andata a buon fine.

Futura: “Coinvolgere tutti gli attori politici”

Riassumere in un singolo articolo la storia recente, anche giudiziaria, del maniero è impresa ardua. BrindisiReport l’ha ricostruita in questo articolo. Adesso, la parola passa all’attualità. Il gruppo politico Futura, rappresentato in Consiglio comunale da Attilio Ardito, ha prodotto un comunicato in cui evidenzia la necessità di rendere il dibattito sulla questione il più trasparente possibile, stante l’importanza non solo simbolica del castello federiciano: “Un punto fondamentale che deve essere affrontato è quello relativo all’apertura al pubblico del castello di Oria per finalità sia turistiche che commerciali. Auspichiamo che il sindaco voglia coinvolgere da subito tutte le parti politiche, per instaurare con i proprietari del castello un dialogo costruttivo e partecipato, capace di ottenere un risultato che garantisca alla città la riapertura del suo principale attrattore turistico, luogo identitario e storico, la cui riapertura è imprescindibile per il futuro di Oria”.

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Il sindaco: “Dialogo tentato già da agosto”

Il sindaco Cosimo Ferretti in passato è stato anche promotore, insieme ad altri oritani – assistiti dall’avvocato Cosimo Assanti, mentre l’ente è assistito sempre dall’avvocato Carlo Tatarano –, di una richiesta di risarcimento danni nei confronti della Borgo Ducale srl davanti al Tribunale di Brindisi. Parte in causa, come detto, anche il Comune.

Interpellato da BrindisiReport, il primo cittadino ricostruisce le vicende recenti: “Tutto è partito dal 29-30 agosto scorso, quando abbiamo inviato una prima lettera alla Borgo Ducale con la quale sollecitavamo la riapertura del castello. La risposta della proprietà è stata secca: non dovete scrivere a noi, ma alla Borgo Immobiliare. C’era stata infatti una scissione societaria, nel 2022. La risposta seguente diceva, in sintesi, che il dialogo sarebbe ripreso dopo la causa di risarcimento danni. La prima udienza si è tenuta a settembre. L’avvocato Silvestre ci ha manifestato un’apertura. A noi dell’Amministrazione preme, al di là tutto, la riapertura del castello. Fin qui, i precedenti recenti. Adesso prendiamo atto della lettera, ne discuteremo con gli altri attori della nostra maggioranza per valutare i passi successivi. Poi, sicuramente coinvolgeremo anche le opposizioni”, conclude Ferretti.

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