rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Attentato a Brindisi/ Le reazioni e le valutazioni investigative

BRINDISI - «Potrebbe non essere una organizzazione mafiosa» ad aver compiuto l'attentato dinanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi che ha provocato un morto e diversi feriti. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, parlando con i giornalisti al termine della riunione in Prefettura. «Faremo di tutto perchè una cosa del genere non succeda mai più, affinchè entrando nella vostra scuola voi pensiate solo ai compiti e allo studio, alle amicizie e allo sport»: è la promessa che il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo fa in una lettera indirizzata a tutti gli studenti della scuola italiana dopo il tragico attentato di Brindisi. «Noi sapremo unirci: voi - aggiunge il ministro - potete contare su di noi»

BRINDISI - «Potrebbe non essere una organizzazione mafiosa» ad aver compiuto l'attentato dinanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi che ha provocato un morto e diversi feriti. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, parlando con i giornalisti al termine della riunione in Prefettura. «Faremo di tutto perchè una cosa del genere non succeda mai più, affinchè entrando nella vostra scuola voi pensiate solo ai compiti e allo studio, alle amicizie e allo sport»: è la promessa che il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo fa in una lettera indirizzata a tutti gli studenti della scuola italiana dopo il tragico attentato di Brindisi. «Noi sapremo unirci: voi - aggiunge il ministro - potete contare su di noi» “Un atto eversivo”. Se è ancora presto per sbilanciarsi e seguire una precisa pista investigativa piuttosto che un’altra, tutti, dal presidente della Repubblica Napolitano, fino anche al governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, concordano su almeno una valutazione: “Si tratta di un fatto estremamente complesso” ha dichiarato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, “un fatto che desta grande preoccupazione”. Un attentato terroristico? Una incredibile, quanto senza precedenti, provocazione della Sacra corona unita? E’ di sicuro un’orribile azione contro lo Stato e contro le Istituzioni. Innanzitutto il cordoglio per i famigliari delle vittime. Poi, le indagini, seguite da vicino dal Governo, i cui ministri Cancellieri e Severino saranno a Brindisi lunedì, mentre Profumo dovrebbe arrivare questa sera. E dal capo dello Stato: “Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informato dalla Ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, del primo angoscioso bilancio dell'esplosione di un ordigno davanti a una scuola dedicata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, a Brindisi, sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera collettività brindisina”. Anche il Pontefice, in una nota del portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia di Brindisi, dove due esplosioni si sono verificate poco prima che suonasse la campanella della scuola professionale “Morvillo – Falcone” di Brindisi: “Un fatto assolutamente orribile e vile, tanto più degno di esecrazione in quanto avvenuto nei pressi di una scuola, contro giovani del tutto innocenti”. “Siamo sgomenti, e mentre preghiamo per le vittime e siamo vicini alle loro famiglie ci dobbiamo augurare che non solo la città colpita, ma tutto il Paese riesca a reagire con decisione alle tentazioni di violenza e alle provocazioni terroristiche''. Importanti dal punto di vista investigativo le dichiarazioni del capo della polizia Antonio Manganelli che ha escluso ipotesi passionali prese in considerazione solo nelle prime ore, quando ancora il bilancio dell’attentato era poco chiaro (una sedicenne morta, Melissa Bassi, una compagna in condizioni disperate e diversi feriti, si parla almeno di cinque adolescenti), e ha espresso le proprie perplessità anche sul collegamento, forse troppo scontato, con la Scu brindisina: “L’azione è stata troppo strutturata, ma ad ora non possiamo escludere nulla”. Manganelli ha inviato a Brindisi i vertici del Servizio centrale operativo, che affiancheranno un pool di investigatori già presente sul posto. Inviato anche il direttore centrale della polizia criminale. “Stiamo lavorando intensamente su una questione molto complessa e ancora non definita: le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono tante, nessuna di queste può darci una certezza". ha detto il ministro Cancellieri - la pista mafiosa è quella più probabile? "Sarebbe superficiale da parte mia - risponde il ministro - non abbiamo elementi per poterlo dire con certezza anche perché è una tipologia di attentato non consueto, non tipico dei messaggi di mafia". Il presidente del Consiglio Mario Monti, negli Usa per il vertice del G8, in una nota ha espresso "profondo dolore, costernazione e sdegno" per l'attentato davanti alla scuola di Brindisi, e ha comunicato di essere in stretto contatto telefonico con il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, il prefetto di Brindisi Nicola Prete, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e il sottosegretario alla Presidenza, Autorità delegata per i Servizi di Informazione Gianni De Gennaro. Il premier "ha inoltre disposto l'esposizione delle bandiere a mezz'asta per oggi e per i prossimi tre giorni e ha espresso telefonicamente al sindaco di Brindisi Cosimo Consales e al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola solidarietà e cordoglio con la preghiera di trasmettere tali sentimenti ai giovani e alle famiglie colpiti così duramente dal vile atto omicida". Anche il governatore Vendola si è riferito a “nemici ancora da identificare”. “Oggi dobbiamo dare una risposta forte e chiara ai barbari – ha dichiarato -a chi osato fare quello che neanche si può immaginare: spezzare la vita di giovani, spezzare la vita dei figli, portare la strage, il sangue davanti ad una scuola, ordire una strage di ragazzini e ragazzine è il delitto più orrendo”. “Oggi - aggiunge - dobbiamo poter dire a questi assassini che saranno fermati e colpiti, che la coscienza civile e democratica di Brindisi, della Puglia, di tutta Italia li manderà all'inferno". L'onorevole Alfredo Mantovano, ex sottosegretario all'Interno, ha detto che il significato di ciò che è accaduto, sul piano della matrice terroristica, "lasciamolo stabilire a forze di polizia e magistratura", mentre nei confronti della comunità è un colpo al cuore. "Ora c'è la richiesta di una repressione che sia la più efficace possibile". Anche Massimo D’Alema, il presidente del Copasir, si è espresso in favore della pista terroristica: “È un attentato terroristico e criminale, un atto barbaro che colpisce i ragazzi, l'intera comunità brindisina e noi tutti”, ha dichiarato. “Lo Stato - ha detto - dovrà mobilitarsi con tutte le sue energie per individuare e punire i responsabili di questo orrore. Stiamo seguendo gli sviluppi della vicenda, che sarà oggetto dell'audizione presso il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica dell'Autorità delegata, prefetto Gianni De Gennaro, già in calendario per giovedì prossimo. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza alle famiglie della vittima e dei ragazzi feriti, agli studenti e alla città di Brindisi”. Non si può non tenere in considerazione, oltre all’intitolazione della scuola a Giovanni Falcone e alla moglie Francesca Morvillo, della cui uccisione ricorre il ventennale (lunedì prossimo), anche un’altra coincidenza: questa sera a Tuturano avrebbe fatto tappa la Carovana antimafia insieme a “Libera” l’associazione di don Luigi Ciotti: “Gli ordigni all'istituto Falcone di Brindisi hanno aperto una ferita in tutto il Paese" ed è stata colpita al cuore una scuola che portava avanti progetti di legalità" ha detto don Ciotti. "La nostra battaglia per la legalità continua il suo cammino - ha sottolineato - Certamente questo è un momento di dolore ma anche molto delicato nel quale occorre cautela. Definire subito l'attentato di stampo mafioso non è prudente, può essere il gesto di un folle”. “Al di là della matrice dell'attentato, don Ciotti riflette sul luogo oggetto dell'attacco: “Ha perso la vita una ragazza, sono stati feriti altri ragazzi di una scuola per cui ci si devono porre grandi interrogativi. E' stata colpita al cuore una scuola che portava avanti progetti di legalità". Per don Ciotti, gli ordigni alla scuola aprono una "ferita al Paese intero perché colpire al cuore questi progetti significa colpire ciascuno di noi". Il suo pensiero va alla Puglia "terra dove ci sono diverse forme di criminalità. La regione però ha sempre reagito alle varie forme di illegalità". Il procuratore antimafia, Pietro Grasso, ha effettuato una breve visita a Brindisi nella scuola Morvillo Falcone, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa. Qui gli inquirenti stanno ancora lavorando nei rilievi e soprattutto sul frammento trovato nei pressi del luogo dell'esplosione di stamattina. Non è ancora chiaro se si tratti di un pezzo di un timer o di un telecomando usato per comandare a distanza l'esplosione. Per il capo della polizia Manganelli si tratterebbe comunque di un dettaglio poco rilevante ai fini dell’individuazione della matrice, trattandosi in ogni caso di un congegno complesso, attivato a comando, dettaglio questo da non trascurare.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Attentato a Brindisi/ Le reazioni e le valutazioni investigative

BrindisiReport è in caricamento