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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Brindisini sempre più distratti e superficiali alla guida: incidenti in vertiginoso aumento

Sabato, record di sinistri in un giorno. Dall'1 gennaio sono 228 quelli rilevati dalla Polizia Locale di Brindisi (fortemente sotto organico). Il comandante Orefice: "Ci vuole più senso di responsabilità"

BRINDISI – Nove incidenti in solo un giorno. E’ un dato record quello toccato ieri (sabato 13 aprile) per le vie di Brindisi. Tutti e nove i sinistri sono stati rilevati dalla Polizia Locale. Fortunatamente nessuna delle persone coinvolte versa in gravi condizioni, ma il rischio corso è stato enorme. Basti pensare agli impatti che si sono verificati fra via Cappuccini e Strada per Lo Spada: un breve tratto di strada che ha fatto da scenario a ben due scontri nel giro di poche ore.

L’exploit di ieri è in linea con un trend consolidato. Gli incidenti lungo le strade del capoluogo, fra distrazioni e mancate precedenze, sono in vertiginoso aumento. I dati sono eloquenti. Dallo scorso 1 gennaio, la Polizia Locale di Brindisi ha rilevato 228 incidenti, fra cui il drammatico sinistro sulla strada provinciale per San Vito dei Normanni in cui, lo scorso 20 marzo, morirono tre persone. In tutto il 2023, sono stati circa 700 gli incidenti nel territoritorio di Brindisi. Andando avanti di questo passo, in previsione della fisiologica impennata estiva, alla fine del 2024 si potrebbe superare quota 800: un dato mai visto.

Le insidie urbane ed extraurbane

Anche a livello provinciale, del resto, gli incidenti sono in aumento. Lo attestano le tragedie in successione avvenute fra febbraio e marzo, quando ben nove persone hanno perso la vita in sette incidenti. Dall’inizio dell’anno, sono 10 le vittime della strada nel Brindisino. Nel centro urbano sono principalmente due le piaghe da debellare. “Il problema serio – dichiara il comandante della Polizia Locale di Brindisi, Antonio Orefice – sono la distrazione, causata principalmente dall’uso del telefono cellulare alla guida, e la velocità”. E poi c’è un fattore da non trascurare. “I veicoli di ultima generazione – prosegue Orefice – sono molto più coibentati. Una volta, il rumore aiutava il conducente a rendersi conto della velocità e a regolarsi di conseguenza. Adesso l’isolamento acustico degli abitacoli fa diminuire la percezione del pericolo. Da un lato aumenta la sicurezza passiva interna delle auto. Dall’altro, però, ci si isola rispetto all’esterno”.

Inversione di tendenza dopo la pandemia

A maggior ragione ci vuole più attenzione. “Occorre maggiore senso di responsabilità – dichiara il comandante della Polizia Locale di Brindisi – e meno superficialità. In città il problema è dato da numerose insidie, fra cui gli incroci, gli animali che attraversano la strada e un bambino che può sfuggire al controllo di un adulto. In ambito extraurbano, i problemi derivano in primis dalla velocità”.

Antonio Orefice

Il problema, insomma, non sono le regole. “Quelle – afferma ancora il comandante Orefice – ci sono. Se fossero rispettate e ci fosse maggior accortezza da parte dei conducenti, non avremmo tanti sinistri”. Rispetto all’era pre Covid, purtroppo, l’inversione di tendenza è impietosa. “Fino al 2019 – commenta Orefice – registravamo una costante diminuzione degli incidenti, frutto delle tante campagne di comunicazione e dei controlli. Nel 2020, a seguito delle restrizioni contro la pandemia, il calo è stato vertiginoso. A partire dal 2021, l'aumento è costante”.

Evidente carenza di personale

In questo scenario, di certo non aiuta la carenza di personale che da anni affligge il comando di Polizia Locale di Brindisi. Il tema torna di stringente attualità alla luce dell’impennata di incidenti e con il G7 alle porte. “Attualmente – riferisce il comandante – siamo rimasti solo in 66. A maggio dovrebbero arrivarne altri 6. Queste unità in più saranno di aiuto, ma di certo non risolveranno il problema”.

Anche perché il comando brindisino è di parecchio sotto organico. Stando alla legge regionale 37 del 2011 (cosiddetto ordinamento di Polizia Locale), in città come quella di Brindisi, dovrebbe esserci un vigile urbano ogni 500 abitanti. Se si considera che il capoluogo ha una popolazione di circa 82mila abitanti, gli agenti di Polizia Locale dovrebbero essere 165: ben 99 in più rispetto all’organico attuale. Non solo. Il comando è ampiamente sguarnito anche rispetto alla dotazione deliberata dalla precedente amministrazione comunale, che fissava una soglia minima di 112 operatori (fra cui nove ufficiali). In realtà, siamo a circa la metà.

“Noi rileviamo tutti i sinistri nel territorio cittadino – prosegue Orefice – dalle ore 7 a mezzanotte. In estate arriviamo anche all’1-2 di notte. Ma oltre agli incidenti siamo impegnati anche nei servizi amministrativi e ambientali, oltre a quelli svolti fra lo stadio e il palazzetto”. E fra il 10 e il 15 giugno, in occasione del G7 che si svolgerà a Borgo Egnazia, la Polizia Locale di Brindisi, con ogni probabilità, dovrà operare anche nella zona di Fasano. 

“La carenza di personale – conclude il comandante Orefice – limita le nostre attività.  L’amministrazione comunale fa il possibile, ma le difficoltà oggettive sono tante”. 

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