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Cronaca

Tedesco: fissata udienza preliminare

BARI - Comincerà il 21 settembre prossimo l'udienza preliminare a carico del senatore Alberto Tedesco, ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, e di altre 38 persone. Si tratta della prima delle tre inchieste a carico di Tedesco che portò alla richiesta di arresto (respinta due volte dal Senato) per l'ex assessore della giunta regionale pugliese. A Tedesco vengono contestati i reati di associazione per delinquere, concussione, abuso d'ufficio, corruzione e falso.

BARI - Comincerà il 21 settembre prossimo l'udienza preliminare a carico del senatore Alberto Tedesco, ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, e di altre 38 persone. Si tratta della prima delle tre inchieste a carico di Tedesco che portò alla richiesta di arresto (respinta due volte dal Senato) per l'ex assessore della giunta regionale pugliese. A Tedesco vengono contestati i reati di associazione per delinquere, concussione, abuso d'ufficio, corruzione e falso.

Per l'elevato numero di imputati, l'udienza preliminare sarà celebrata nell'aula della Corte d'Assise, e non presso l'ufficio gip-gup, davanti al giudice Antonio Diella. Nell'inchiesta sono coinvolti anche l'ex direttore generale della Asl Bari Lea Cosentino, imprenditori, dirigenti di alcune Asl e di ospedali pubblici pugliesi, tre esponenti locali del Pd e l'ex braccio destro dell'allora assessore alla Sanità, Mario Malcangi. Secondo i pm inquirenti Tedesco, assieme ad altre 19 persone, avrebbe costituito un'associazione per delinquere al fine di “commettere un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione”.

Dal 2005 al 2009 - secondo l'accusa - avrebbe fatto parte di “una rete che era in grado di controllare forniture e gare di appalto che venivano illecitamente pilotate verso imprese facenti capo a imprenditori collegati da interessi familiari e economici con i referenti politici e che erano in grado di controllare rilevanti pacchetti di voti elettorali da dirottare verso il Tedesco in occasione delle competizioni elettorali”.

E sempre nell’ambito della tangentopoli pugliese, altra novità. Saranno trascritte nei prossimi 90 giorni le 80 intercettazioni che la difesa dell'ex vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd), ha chiesto di acquisire agli atti del processo a suo carico. “Si tratta – spiega la Difesa - di conversazioni telefoniche dalle quali emergerebbe che tra luglio 2008 e marzo 2009 i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini avrebbero attraversato una situazione economica gravissima tanto da non avere neppure i soldi per fare la spesa quotidiana, figurarsi per pagare tangenti a Frisullo”.

Tarantini - secondo l'accusa - avrebbe versato a Frisullo 12.000 euro al mese per undici mesi (da gennaio a novembre 2008), 50mila euro in una circostanza, avrebbe acquistato per il politico costosi capi d'abbigliamento, buoni benzina,  gli avrebbe fatto regali di vario genere e pagato le prestazioni sessuali con alcune escort, oltre a fornirgli un'autovettura e un autista e il servizio di pulizia settimanale di un appartamento nel centro di Bari che Frisullo utilizzava.

Durante l'udienza preliminare, il gup Alessandra Piliego ha affidato l'incarico peritale per la trascrizione di quelle 80 intercettazioni che dovranno essere depositate entro l'udienza fissata per settembre. Nel processo sono coinvolti Frisullo e altre quattro persone finite al centro delle inchieste sulla gestione della sanità pugliese: i fratelli Tarantini, Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo dell'Asl di Lecce e Antonio Montinaro, all'epoca dei fatti primario di neurochirurgia dell'ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione, abuso d'ufficio, turbativa d'asta e millantato credito.

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