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Cronaca

Un black-out spinge il traghetto contro la diga. Paura nella notte

BRINDISI – Era al primo viaggio dopo uno stop di cinque mesi. Sfortunato questo traghetto della Veronica Lines che collega Brindisi a Valona. Un black out elettrico e probabilmente la mancata entrata in funzione del generatore supplementare l’ha reso ingovernabile. Il resto l’ha fatto il vento provocando lo scarrocciamento della nave che è andata a cozzare di prua contro la diga di Punta Riso. L’urto è stato violento. A bordo c’erano centocinquanta passeggeri, oltre a una cinquantina di personale d’equipaggio. Per fortuna non c’è stato nessun ferito. Tranne la comprensibile paura per la gran botta nel buio della notte. Ancora non è stato verificato compiutamente l’entità degli eventuali danni ai mezzi parcheggiati nella grande pancia della “Veronica”. Erano all’incirca le 2,30 quando si è verificato l’incidente. Il traghetto aveva lasciato da pochi minuti gli ormeggi nel Seno di Levante del porto di Brindisi, diretta a Valona.

BRINDISI – Era al primo viaggio dopo uno stop di cinque mesi. Sfortunato questo traghetto della Veronica Lines che collega Brindisi a Valona. Un black out elettrico e probabilmente la mancata entrata in funzione del generatore supplementare l’ha reso ingovernabile. Il resto l’ha fatto il vento provocando lo scarrocciamento della nave che è andata a cozzare di prua contro la diga di Punta Riso. L’urto è stato violento. A bordo c’erano centocinquanta passeggeri, oltre a una cinquantina di personale d’equipaggio. Per fortuna non c’è stato nessun ferito. Tranne la comprensibile paura per la gran botta nel buio della notte. Ancora non è stato verificato compiutamente l’entità degli eventuali danni ai mezzi parcheggiati nella grande pancia della “Veronica”. Erano all’incirca le 2,30 quando si è verificato l’incidente. Il traghetto aveva lasciato da pochi minuti gli ormeggi nel Seno di Levante del porto di Brindisi, diretta a Valona.

Proprio ieri sera aveva ripreso a navigare. La società armatrice rappresentata dall’agente marittimo  Anacleto Ippati) aveva ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per poter riprendere a fare la spola con l’altra sponda dell’Adriatico. Cinque mesi fa la Veronica era stata bloccata da un provvedimento giudiziario perché la compagnia aveva dei debiti da saldare. Poi tutto si era risolto, e quindi era iniziata la trafila burocratica per rimettersi in navigazione. Peraltro, una delle verifiche che la Capitaneria di porto effettua prima di dare il nulla osta alla navigazione è quella della simulazione di black out del generatore principale, per verificare se scatta immediatamente quello secondario. Da tenere presente che al momento dell’impatto al timone della nave c’era uno dei piloti del porto, che sono gli unici autorizzati a guidare le navi in entrata e in uscita. Uomini esperti, che hanno navigato negli oceani. Probabilmente se non è successo nulla di più grave lo si deve anche a questo pilota. Quando c’è stato il black out i motori della nave erano “avanti tutta”. Per cui, dopo lo scarrocciamento dovuto al vento, tornata l’energia elettrica, sembra che la nave sia ripartita con le macchine al massimo.

Subito dopo l’urto è scattato il piano d’emergenza. Nella zona sono arrivati i soccorsi, inclusi – oltre alla Guardia Costiera -  vigili del fuoco, Polmare, volanti della questura e pattuglie di finanzieri. Gli uomini della Capitaneria di Porto, coadiuvati dai poliziotti della Polmare, hanno verificato che non c’erano feriti e che la nave era in grado di tenere il mare. Per cui non è stato necessario trasbordare passeggeri ed equipaggio che tutt’ora si trovano a bordo della nave, assistiti dai personale della compagnia di appartenenza del natante, in attesa che arrivi un’altra nave su cui imbarcarli e trasferirli a Valona. La Veronica al momento si trova ancorata nel porto interno di Brindisi.

In queste ore il personale della sezione tecnica della Capitaneria sta effettuando i vari accertamenti per stabilire se ci sono state negligenze da parte degli armatori. In altri termini, il black out potrebbe essere stata dovuto al caso e quindi la cosa si risolverebbe con l’indagine amministrativa della Capitaneria. Se invece dovesse venir fuori che a provocare il black out siano state cause dovute alla gestione degli apparati, l’incartamento verrà trasmesso alla Procura presso il Tribunale di Brindisi che dovrà verificare se ci siano degli elementi penalmente rilevanti.

Proprietaria della Veronica Lines è la “Surbo Terminal”, società che gestisce il parco merci ferroviario di Surbo. Gli armatori, invece, sono i fratelli Primiceri, soci della “Surbo Terminal”, a loro volta titolari di un’azienda di autotrasporti di Casarano.

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