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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Multiservizi: "Un terzo dei dipendenti con prescrizioni o inidoneità lavorative"

La situazione del personale della società partecipata: età media pari a circa 55 anni, solo il 5,96 percento dei lavoratori ha meno di 45 anni

BRINDISI – L’età media del personale della Brindisi Multiservizi è pari a circa 55 anni. Solo il 5,9 percento dei lavoratori ha meno di 45 anni e circa un terzo di tutta la forza lavoro ha prescrizioni e/o inidoneità lavorative. La situazione dei 151 dipendenti della società in house del Come di Brindisi viene fotografata nel piano industriale 2024-2026 a firma dell’amministratore unico dell’azienda, Gianvito Morelli, in carica da settembre 2023. Il documento è stato presentato ieri (mercoledì 21 febbraio) in conferenza dei capigruppo. 

Dalla gestione dei parcheggi alla realizzazione di un forno crematorio per animali, passando per la manutenzione di impianti termici, la partecipazione a gare e/o convenzioni con enti pubblici per gestire contratti in global service con interventi nella manutenzione del verde, immobili pubblici e segnaletica stradale, in 34 pagine viene indicata la ricetta per il risanamento della società, che ha chiuso l’esercizio 2023 con un passivo fra 1,4 e 1,7 milioni di euro, ripianato dal socio unico: il Comune di Brindisi. 

Il piano industriale proposto dalla partecipata dovrà essere approvato con delibera della giunta presieduta dal sindaco Giuseppe Marchionna e successivamente dovrà incassare il via libera del consiglio comunale. 

Ad oggi, come detto, la Bms dispone di 151 unità lavorative: 11 in meno rispetto a quelle di cui disponeva fino al 31 dicembre 2023. La riduzione di personale è frutta della cessazione di otto rapporti di lavoro a tempo determinato e di due a tempo indeterminati, mediante l’esodo incentivato. C’è poi un lavoratore che si è dimesso per raggiungimento dei requisiti pensionistici. Entro il prossimo 1 maggio, un ulteriore dipendente lascerà l’azienda, sempre tramite esodo incentivato.

L’età media del personale “si attesta - si legge nel documento - intorno ai 55 anni (precisamente 55,89 anni)”. “Il 62,25 percento del personale in servizio ha più di 55 anni, con una quota di over 60 anni pari al 35,76 percento. Il 31,79 percento del personale è compreso, invece, nella fascia di età che va dai 45 ai 55 anni. Solo il 5,96 percento del personale in servizio è costituito da under 45.

Oltre all’età media obiettivamente elevata, altro aspetto da rilevare è che un lavoratore su tre ha prescrizioni e/o inidoneità lavorative “che compromettono o comunque limitano notevolmente l’efficienza lavorativa – scrive Morelli - incidendo in maniera determinante sull’organizzazione del lavoro, sulle scelte organizzative e sul corretto funzionamento dell’assetto organizzativo aziendale”. 

L’amministratore stima inoltre 10 pensionamenti per raggiunti limiti di età fra il 2024 e il 2026, oltre a un piano di esodo anticipato che dovrebbe riguardare altrettanti lavoratori over sessanta. 

Per questo si valuterà “l’eventuale incremento di figure professionali che consentano di perseguire obiettivi di efficientamento dei servizi resi, in particolar modo nei settori trainanti la produttività aziendale ed economicamente più proficui (quali, ad esempio, quello dalla manutenzione del verde, manutenzioni varie, gestione dei parcheggi, pulizie, ecc.)”. 

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