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Ticket treni: Epifani scrive a Vendola

BARI - “Trenitalia dopo aver tagliato i collegamenti e provocato disagi a tutti gli utenti pugliesi, ha aggiunto, per la Puglia, aumenti delle tariffe nonché la soppressione di treni diretti verso il Nord”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale Giovanni Epifani (Pd), che in mattinata ha depositato presso la presidenza del Consiglio regionale una interrogazione urgente rivolta al Governatore della Puglia, Nichi Vendola e all’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini.

BARI - “Trenitalia dopo aver tagliato i collegamenti e provocato disagi a tutti gli utenti pugliesi, ha  aggiunto, per la Puglia, aumenti delle tariffe nonché la soppressione di treni diretti verso il Nord”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale Giovanni Epifani (Pd), che in mattinata ha depositato presso la presidenza del Consiglio regionale una interrogazione urgente rivolta al Governatore della Puglia, Nichi Vendola e all’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini.

Non bastavano i tagli ai collegamenti ferroviari a provocare disagi a tutti gli utenti pugliesi di Trenitalia, dovevano aggiungersi anche gli aumenti sconsiderati ai costi dei titoli di viaggio a peggiorare l'elenco dei malumori di tanti viaggiatori costretti a fare i conti quotidianamente con convogli lenti e fatiscenti”. É così che si esprime il consigliere regionale Giovanni Epifani alla luce della notizia dell'aumento del costo dei biglietti dei treni, varato con l'entrata in vigore dell'orario invernale e che interesserà soltanto gli utenti pugliesi di Trenitalia, che già hanno mal sopportato la riduzione ed il peggioramento dei collegamenti con il resto d'Italia.

“Qualora quanto riportato dai mezzi di stampa sia veritiero – scrive Epifani - chiedo di intraprendere qualsiasi iniziativa politica e amministrativa volta alla creazione di un tavolo con Trenitalia per rivedere, rendendole meno vessatorie e penalizzanti, le nuove misure tariffarie anche alla luce del fatto che la stessa è azienda a totale capitale pubblico finanziato dai proventi delle tasse pagate alla stessa maniera e nella stessa misura dai cittadini del Nord e del Sud”.

“Guardando la situazione del trasporto pubblico nazionale, continua Epifani, si può benissimo rappresentare l'Italia come un Paese a doppia velocità. Da un lato il Nord con il servizio trasporti sempre efficiente e dall'altro il Sud che subisce quotidianamente penalizzazioni pesanti: taglio dei treni locali e a lunga percorrenza, chiusura delle stazioni minori, convogli lenti, antiquati e sempre in ritardo, assenza totale dell'alta velocità, ed ora anche la batosta sulle tariffe, senza che ci sia un miglioramento delle condizioni di viaggio. Ma le tasse e i costi per i titoli di viaggio li paghiamo al Sud come al Nord e Trenitalia, essendo un'azienda con partecipazione pubblica, riceve fondi e finanziamenti pubblici, riceve quindi soldi dei cittadini ed è una vergogna che decida autonomamente di aumentare il costo dei biglietti solo a carico di una parte della popolazione, quasi ci fossero cittadini di serie A e cittadini di serie B”.

Quindi la chiosa: “La situazione è inaccettabile - conclude Epifani - e chiedo all'Assessore regionale ai trasporti Minervini di intervenire quanto prima contro Trenitalia perché si ricreda sull'aumento delle tariffe e propongo al Governo regionale di tagliare gli eventuali fondi a favore di Trenitalia fintanto che la situazione non sarà risolta”.

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