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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Ampliamento discarica, confronto in commissione: “Grave l’assenza della maggioranza”

L’opposizione condanna la mancata partecipazione dei consiglieri di centrodestra al confronto sulla richiesta di ampliamento del sito gestito da Formica Ambiente

BRINDISI – La maggioranza non ha partecipato alla seduta della commissione Ambiente convocata stamattina (giovedì 28 marzo) per discutere della richiesta di ampliamento della discarica di “Formica ambiente”. Presenti solo i consiglieri comunali di minoranza, che hanno condannato l’assenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale. Fra le file del centrodestra si è registrata solo la presenza di Roberto Quarta, presidente della commissione Ambiente, eletto nella lista di Fratelli d’Italia, ma al centro di una procedura di espulsione dal partito. Lo stesso Quarta ha incassato la solidarietà dei colleghi d’opposizione per la mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti dalla maggioranza. Da parte del presidente dell’assise, nessuna intenzione di mollare (leggi qui).

L’iter burocratico

La questione riguardante l’ampliamento della discarica di rifiuti speciali non pericolosi situata in agro di Brindisi, al confine con i territori di San Vito dei Normanni e Carovigno, è emersa durante il consiglio comunale che si è svolto venerdì scorso. In quell’occasione è stata respinta la mozione a firma del consigliere comunale Riccardo Rossi che impegnava l’amministrazione comunale a chiedere un differimento della riunione della conferenza dei servizi presieduta dalla Regione che si è svolta lunedì (25 marzo), per esprimersi sull’Autorizzazione integrata ambientale.

Il gestore ha chiesto di poter trattare altri due milioni di tonnellate di rifiuti, in un sito attiguo a quello attualmente utilizzato. La Regione Puglia ha chiesto di poter utilizzare una quota pari a 600mila tonnellate per il trattamento dei rifiuti solidi urbani regionali. Il Comune di Brindisi, tramite il dirigente dell’ufficio Ambiente, Fabio Lacinio, ha chiesto il riconoscimento di una royalty da 2 euro a tonnellata a beneficio dell’amministrazione comunale. Tale istanza è stata avanzata in occasione della riunione della conferenza dei servizi che si è svolta lo scorso 6 marzo. Al momento non è ancora noto l’esito dell'incontro che si è svolto lunedì scorso.

La commissione ambiente formalizzerà la richiesta di acquisizione del verbale e degli atti propedeutici espressi dagli uffici del Comune. 

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Il ruolo del consiglio comunale

E’ ormai assodato che l’eventuale ampliamento necessiterebbe di una variante urbanistica, in quanto il nuovo impianto sorgerebbe in un sito classificato come categoria agricola. L’oggetto del contendere fra maggioranza e opposizione riguarda il coinvolgimento del consiglio comunale. Il sindaco Marchionna, supportato dal segretario generale, venerdì scorso ha richiamato l’articolo 208 del testo unico ambientale, in virtù del quale la variante urbanistica, in estrema sintesi, verrebbe riassorbita nell'Aia rilasciata dalla Conferenza dei servizi. Non sarebbe necessario, quindi, un atto deliberativo della giunta o del consiglio comunale.

L’opposizione all’attacco

L’opposizione chiede invece il coinvolgimento dell’assise. Non solo per una questione di opportunità politica. “Qualora - afferma Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune - Alleanza Sinistra Verdi) - il consiglio comunale bocciasse la proposta di variante, il Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale) dovrebbe produrre accurata e dettagliata motivazione che superi le obiezioni del consiglio comunale, chiarendo quale sia la pubblica utilità dell’ampliamento di una discarica di rifiuti speciali non pericolosi, considerato che non inciderebbe né sul ciclo dei rifiuti solidi urbani né sulla riduzione della Tari”.

Rossi si interroga su come si sia arrivati alla richiesta di una royalty da due euro. “Perché consiglieri comunali e amministrazione - chiede l’ex sindaco - non hanno portato la delibera di consiglio sulla variante? Perché oggi non si sono presenti per discutere l’ampliamento della discarica? C’è un dovere di rappresentanza dei cittadini di Brindisi, che a mio avviso non viene compiuto. Sarebbe opportuno riaggiornare con questa commissione per sapere, da chi ha partecipato alla conferenza dei servizi, cosa si sia detto o cosa sia stato chiesto”.

“E’ gravissimo - afferma Roberto Fusco (Movimento 5 stelle) - che il tema dell’ampliamento della discarica non sia mai stato portato nella commissione Ambiente e non sia mai stato portato in consiglio comunale. Dispiace che la maggioranza, per esprimere la propria contrarietà, utilizzi l’assenza. C'è proprio un'intrpretazione distorta della legge. In qualunque procedura in cui la legge prevede che l’atto finale costituisce variante, allora è inutile sentire i comuni?”. A tal proposito Fusco preannuncia una mozione che impegni il sindaco a costituirsi, in qualità di rappresentante della città, nell’ambito del giudizio in corso fra Consorzio Asi e Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale, sulla distanza che deve intercorrere fra il deposito Edison e la linea ferroviaria, nel sito di Costa Morena Est.

Anche Pasquale Luperti (Uguaglianza cittadina) attacca la maggioranza. “Trovo un po’ scandaloso – afferma – che non sia presente”. A detta di Luperti, il “parere del comune è nullo”. “Ha lo stesso valere - spiega - di quello dato su Edison dalla giunta Rossi, di cui non si tenne conto, visto che non c’era l’indirizzo del consiglio comunale”.

Critico anche Teodoro Giannace (Impegno per Brindisi): “Noto la presenza di convitati di pietra - afferma il consigliere di Impegno per Brindisi - che invece di accettare le regole della democrazia, anche discordando sui pareri di altre persone, hanno pensato di assentarsi dalla commissione. E’ un atto che condanno”.

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