Glielo ha riconosciuto la Suprema Corte, ma gli osservatori attenti avevano già avuto modo nei due anni trascorsi di osservare il "garbo" con cui Marco Dinapoli, il procuratore della Repubblica di Brindisi, si è difeso da una guerra
ROMA - Si va disarticolando l’impianto “accusatorio”, naturalmente di carattere disciplinare, nei riguardi del procuratore della Repubblica di Brindisi, Marco Dinapoli finito dinanzi al Csm per aver chiamato e colloquiato via mail con il gip di Lecce, Ines Casciaro, sulla fondatezza dell’aggravante della finalità terroristica per l’attentato davanti alla Morvillo Falcone.
BRINDISI - Una foto “indegna” che ritraeva il corpo di una delle studentesse ferite davanti alla scuola “Morvillo” pochi istanti dopo l’attentato che Brindisi non dimenticherà mai: per averla pubblicata sul “Giornale”, il direttore, Alessandro Sallusti, è stato punito dall’ordine dei giornalisti della Lombardia con la “censura”, secondo livello di sanzione disciplinare prevista dalle norme sulla professione. La “censura” viene applicata a chi si ritiene abbia compromesso con la propria condotta la dignità della categoria.
BRUXELLES - Pollice verso della Corte dei Conti europea sull'uso dei fondi Ue per i progetti di sviluppo di sei aree portuali italiane. L'audit della Corte ha passato al setaccio gli interventi realizzati a Vieste, Bari, Brindisi, Messina - Tremestrieri, Augusta e Ragusa e dei sei progetti analizzati viene promosso solo quello di Messina, finalizzato alla costruzione di due ponti di attracco e relativo collegamento all'autostrada. Nulla invece ad Augusta, con i lavori non completati ed il porto vuoto, mentre a Bari e Brindisi mancano i collegamenti con l'hinterland e a Vieste e Ragusa sono stati costruiti dei porti turistici che non hanno avuto un impatto sul sistema dei trasporti, obiettivo originale dei finanziamenti.