Ad organizzare la visita è stata Legambiente Puglia e il circolo di Legambiente Brindisi a chiusura di un articolato percorso didattico sulle fonti rinnovabili
Le 10 turbine che costituiscono il parco hanno una potenza complessiva di 30 megawatt, in grado di generare energia pulita pari a circa 58 mila MWh coprendo il fabbisogno annuo di 60 mila persone
Nulla da fare per Enel Green Power. Il Tribunale del Riesame ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Enel (tra cui l'avvocato Tommaso Marrazza) per ottenere il dissequestro del parco eolico in fase di realizzazione a San Vito dei Normanni, tra gli ulivi.
Sulla carta non figuravano alberi d'ulivo nei dintorni, piuttosto strano trattandosi della campagna pugliese. L'agronomo, nella sua relazione, secondo quanto accertato nel corso delle indagini, aveva escluso che ci fossero specie arboree tutelate da leggi particolari.
Un parco eolico tra gli ulivi monumentali in fase di realizzazione da parte di Enel è stato posto sotto sequestro stamani a San Vito dei Normanni dalla guardia di finanza di Ostuni. Cinque le persone indagate, due dirigenti di Enel Green Power, due tecnici e il responsabile dell'Utc di San Vito.
Il comitato portuale ha respinto la richiesta di concessione 30ennale di un cavidotto interrato a Cerano, che comporterebbe l'installazione in mare, tra Campo di Mare e Torre San Gennaro, di 48 pale eoliche rientranti nel parco eolico off shore denominato "Centrale eolica offshore di Brindisi". Un deciso no contro il progetto presentato dalla società "T&G Energie rinnovabili" è arrivato in primis dal sindaco di Brindisi