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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità San Pietro Vernotico

San Pietro, pioggia di cartelle pazze: l'intervento di alcuni consiglieri di opposizione

L'Ufficio tributi ha notificato ai contribuenti un numero indescrivibile di richieste di pagamento per Cosap, Imu, tasi, Tarsu non dovute, richiedendo somme già pagate dai contribuenti

SAN PIETRO VERNOTICO - "L’Ufficio tributi ha notificato ai contribuenti un numero indescrivibile di richieste di pagamento per Cosap, Imu, tasi, Tarsu non dovute, richiedendo somme già pagate dai contribuenti, riducendo allo stremo un ufficio ad organico ridotto (il concorso avviato dalla Amministrazione Rizzo è ancora nella fase embrionale), e con orari di ricevimento limitati". Lo segnalano in una nota inviata agli organi di informazione i consiglieri di opposizione di San Pietro Vernotico "Uniti per Rizzo sindaco", Pasquale Rizzo, Giuliana Giannone e Gianluca Epifani. 

"I cittadini, infuriati, sono costretti a file pazzesche per dimostrare di aver pagato. Si sta attribuendo la colpa alla azienda che ha supportato l’ufficio per l’emissione degli avvisi di accertamento: ma se i pagamenti risalgono al 2018/2019, è difficile comprendere chi abbia sbagliato". 

"Si segnala una situazione che, se riguarda molti contribuenti, è gravissima: quando insediatasi l’Amministrazione Rizzo, a giugno del 2018, si rese conto che il Piano Tari approvato precedentemente, conteneva somme non corrette, per cui, con delibera di consiglio comunale nr.12 del 2018, lo revocò, facendo così applicare le tariffe del 2017 (più favorevoli per il contribuente). Per spiegare in maniera più semplice possibile: applicando il nuovo piano finanziario del 2018 i cittadini avrebbero pagato importi più alti per Tari (ad esempio 100 euro) ed avevano già ricevuto l’avviso bonario di pagamento; una volta revocata la delibera, e dato impulso al piano finanziario del 2017, gli utenti hanno ricevuto l’avviso bonario in rettifica con l’importo da pagare più basso (ad es. 80 euro)".

"Ieri il Comune ha richiesto ad un contribuente il pagamento della differenza (20 euro) non dovuta, applicando la delibera revocata. Si tratta di un caso sporadico? Sono in molti ad aver ricevuto l’avviso? Gli evasori sguazzano, e si richiede il pagamento a chi ha già onorato i suoi impegni. Un disastro su ogni fronte". 

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