rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Oria

Castello di Oria, i proprietari rilanciano il dialogo: il progetto per la riapertura

La Borgo Immobiliare e la proposta al Comune: mutamento della destinazione d'uso esclusivamente dell'area museale, di quella destinata alla ristorazione e di quella destinata ai servizi. Spiragli per la risoluzione del conflitto

ORIA - A oltre tre mesi dall'incontro tra la Borgo Immobiliare e l'Amministrazione comunale di Oria, la società proprietaria del castello federiciano fa la sua mossa per superare un'impasse lunga anni e rendere nuovamente fruibile il maniero. Il 19 marzo 2024 è giunta un'email - posta certificata - all'ufficio protocollo del Comune. Il destinatario era il sindaco oritano Cosimo Ferretti. L'oggetto è benaugurante per chi punta alla riapertura al pubblico del gioiello della città: "Proposta di musealizzazione e valorizzazione del Castello di Oria". Certamente è un altro passo da parte della società. Le condizioni vengono specificate nel progetto, allegato all'email. La clausola che salta agli occhi è il mutamento della destinazione d'uso, esclusivamente dell'area museale (e della accessoria area destinata all'attività di ristorazione, caffetteria e guardaroba), di quella destinata ai servizi (nessuno escluso). Questa parte è in grassetto, tanto per spiegare l'importanza dal punto di vista della famiglia Romanin. Il richiamo successivo è quello all'articolo 117 comma 2, codice dei Beni culturali.

Castello chiuso, una lunga impasse

La battaglia intorno alla chiusura del maniero è stata a volte all'arma bianca - tanto per rimanere nell'atmosfera federiciana -, altre volte si sono intravisti alcuni spiragli. E' il caso di una lettera inviata al Comune (come raccontato in questo articolo) nel novembre 2023. Poi, il 4 dicembre successivo, si è tenuto un incontro in Municipio tra il sindaco Cosimo Ferretti, il suo vice Michele Locorotondo, Giuseppe Romanin e i legali delle parti, ovvero l'avvocato Carlo Tatarano per il Comune e il collega Ferdinando Silvestre per Borgo Immobiliare, che ha acquisito gli immobili della Borgo Ducale. La vicenda è annosa e complessa e riassumerla in poche righe è semplicemente impossibile. Tutto ebbe inizio nel 2007, quando la famiglia Romanin-Caliandro, alla morte della moglie del conte Martini-Carissimo, acquistò il maniero pagando sette milioni di euro e spicci. Allora, il Comune di Oria, retto da Cosimo Ferretti, venne di fatto "scavalcato" in quanto si scoprì in ritardo della possibilità del diritto di prelazione. C'è da aggiungere che anche nel 2021 si parlò di dialogo, durante l'Amministrazione Carone. I proprietari del castello avevano dichiarato di aver avviato una interlocuzione con l'ente. Fine del rapido riassunto, assolutamente non esaustivo né esauriente.

La proposta di progetto della Borgo Immobiliare

Tornando all'attualità, nella email viene specificato che, in questo caso, l'apertura e la realizzazione di una struttura museale è consentita dagli articoli 101 e 117 del codice dei Beni culturali. Lo stesso codice - all'articolo 101, comma 4 - parla di un servizio di utilità sociale che viene svolto da un soggetto privato in favore della collettività. L'interlocutore prediletto dalla società è il Comune - è scritto -, ma la società si rivolge a tutti gli attori istituzionali, per consentire alla città (e ai turisti) di riappropriasi di questo simbolo. Fatte le premesse, il progetto entra nel vivo. Dopo l'elenco degli obiettivi, anche quelli specifici, e dei risultati attesi, si passa alle azioni di progetto. Si parla di 2 mila metri quadri di spazi fruibili, da adeguare in termini di accessibilità, sicurezza, allestimento e musealizzazione: è l'area monumentale individuata dal Donjon (una torre fortificata) normanno, la Torre del cavaliere, la Torre del salto, gli spalti, i cammini di ronda e la Torre dello sperone. E' in fase di studio la possibilità - pare concreta - di accedere alla cripta dei santi Cristante e Daria. Questo è il punto di partenza, da realizzare in sinergia e parallelo con gli eventi che la Borgo Immobiliare intende ospitare all'interno della struttura.

Una torre del castello di Oria

Cultura, ristorazione e ricevimenti

Si passa quindi a elencare i servizi agli utenti da parte della società. Prima però viene specificato che verranno messe in sicurezza alcune aree e sarà realizzato un parcheggio per le utenze speciali. La proprietà intende mettere a disposizione dei visitatori la propria collezione archeologica, che sarà allestita all'interno del Donjon. Per la fruizione viene specificato che saranno utilizzate tecnologie innovative e sostenibili. A proposito, oltre alle normali visite scolastiche, si punta su interventi di formazione culturale e su iniziative e servizi indipendenti per dare un'offerta diretta a diverse categorie. Dopo aver parlato di turismo esperienziale, il progetto specifica che il calendario di apertura sarà concordato con l'Amministrazione comunale. Nei giorni individuati chiunque vi potrà accedere. E inoltre dall'1 giugno al 31 agosto la Borgo Immobiliare garantirà massima disponibilità, anche per visite notturne. Un occhio di riguardo sarà rivolto alle festività natalizie e pasquali. E ancora: eventi culturali, meeting, concerti e congressi. Infine, all'interno del castello sarà allestito un bar/ristorante (con accessori) destinato ai fruitori del museo e su prenotazione si potranno svolgere ricevimenti.

In attesa della risposta del Comune

Dopo aver parlato di un bookshop, con tanto di gadget e souvenir, viene specificato che tutte le attività accessorie non saranno mai in alcun modo ostative alla fruizione pubblica della zona museale. Questa è la proposta della Borgo Immobiliare, giunta da qualche giorno all'Amministrazione targata Ferretti. Sicuramente questo è un argomento sempre "caldo" a Oria. Anche perché il Comune aveva avviato una richiesta di risarcimento danni (d'immagine ed economici per la chiusura del maniero) nei confronti della Borgo Ducale srl (allora proprietaria del bene) davanti al Tribunale di Brindisi. La cifra è ancora in fase di quantificazione. Uno dei promotori dell'iniziativa fu l'attuale sindaco Ferretti. Quel che è certo è che da più parti la "stella polare" in questa vicenda è la fruibilità del bene-simbolo della città. La Borgo Immobiliare ha fatto la sua mossa. Tocca attendere la controparte.

Rimani aggiornato sulle notizie dalla tua provincia iscrivendoti al nostro canale whatsapp: clicca qui.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Castello di Oria, i proprietari rilanciano il dialogo: il progetto per la riapertura

BrindisiReport è in caricamento