Natale nel carcere di Brindisi: un turbinio di emozioni per l'incontro tra detenuti e figli
Ieri pomeriggio (20 dicembre) undici famiglie si sono riunite nell'istituto penitenziario. Genitori e prole hanno farcito e decorato insieme alcuni panettoni offerti dal maestro Tommaso Chirico. L'iniziativa è stata organizzata da "Bambini senza sbarre"
BRINDISI - "Giulia anche quest'anno non potrò festeggiare il Natale a casa con voi. So che è una cosa molto importante, ci rifaremo il prossimo anno. Te lo prometto".
Questo è solo uno dei messaggi scritti nei giorni scorsi da alcuni detenuti presso la Casa circondariale di Brindisi e poi consegnati ai propri figli nel pomeriggio di ieri. Undici famiglie si sono riunite per festeggiare il Natale ma con un senso più profondo: condividere un gesto e portare a casa il frutto del lavoro svolto insieme.
Tommaso Chirico, rinomato artigiano del gusto di Ceglie Messapica, ha infatti donato gratuitamente ai presenti una serie di panettoni e tutti gli accessori per la farcitura e la decorazione. Padri, figlie e figli si sono così cimentati nel cuore della gastronomia natalizia, divertendosi e condividendo momenti di gioia. Emozioni uniche che per molti forse saranno scontate. Ma così purtroppo non è per quei bambini, incolpevoli della distanza vissuta quotidianamente con i propri affetti più prossimi.
Le immagini dell'evento (guarda il video)
Al termine dell'iniziativa, i bambini hanno scritto un bigliettino, manifestando il loro pensiero su questa esperienza, e regalandolo come ricordo ai padri.
L'evento, possibile grazie al direttore penitenziario, la dottoressa Valentina Meo Evoli, è stato organizzato nell'ambito di un'iniziativa nazionale promossa da "Bambini senza sbarre Ets" e dalla referente del Brindisino, la dottoressa Angela Corvino. Essenziale l'operato della cooperativa sociale Eridano, partner del progetto, rappresentata sul posto dalle dottoresse Federica Esposito e Tamara Pentassuglia.
Inoltre, con l'occasione, bambini e ragazzi hanno ricevuto i regali di Natale relativi alla raccolta doni solidale messa in atto a Brindisi lo scorso 16 dicembre presso Movimenti Laboratorio Urbano al quartiere Sant’Elia.
L'evento di ieri rientra nel progetto nazionale "Il carcere alla prova dei bambini e delle loro famiglie - Applicazione della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti” promosso da "Bambini senza sbarre" e coordinato proprio da Eridano. Periodicamente, i detenuti si riuniscono fra loro con l'assistenza di professionisti qualificati per colloquiare ed elaborare un percorso di crescita personale.
Va ricordato, inoltre, che presso la Casa circondariale brindisina è stato da tempo predisposto lo spazio giallo, così come avviene anche in altri istituti d'Italia grazie a "Bambini senza sbarre". Si tratta di un'area di accoglienza destinata alle famiglie prima e dopo il colloquio con la persona detenuta. Qui avviene una fase di passaggio per metabolizzare il colloquio e per comprendere quali siano le esigenze fondamentali dei minori.
Iniziative come queste sono essenziali per non far sentire emarginati questi minori, e per far comprendere loro che non sono soli. Il rischio è che la società possa metterli da parte. Osservando il panettone portato a casa, piccole e piccoli ripenseranno certamente a questo pomeriggio vissuto insieme ai padri. Qualcuno di loro forse lo abbraccerà immaginando di toccare virtualmente il proprio caro.