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Martedì, 19 Marzo 2024
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Puglia. Xylella, dal comitato fitosanitario nazionale via libera agli impianti di agrumeti e alberi da frutto

Pentassuglia: "Accolte le nostre istanze per riconvertire le colture salentine". Si fa riferimento ad agrumi, peschi, ciliegi, mandorli e albicocchi

Via libera agli impianti di agrumeti e altri alberi da frutto nel territorio salentino.  “E’ quanto deciso oggi in seno al comitato fitosanitario nazionale che ha accolto le nostre istanze per offrire un ulteriore opportunità di rinascita al paesaggio e all’economia salentini vessati dalla xylella”. Lo rende noto l’assessore all’agricoltura della regione Puglia, Donato Pentassuglia, a margine della riunione che si è tenuta stamattina presso il ministero delle politiche agricole e cui ha preso parte l’osservatorio fitosanitario regionale con il supporto scientifico dell’istituto per la protezione sostenibile delle piante, Cnr di Bari.

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“Siamo soddisfatti per un risultato che rappresenta un ulteriore tassello per diversificare e riqualificare il nostro territorio: si tratta di una deroga importante concessa grazie alle interlocuzioni avviate con il ministero, di concerto con le organizzazioni di categoria, per riconvertire le colture del Salento. Pertanto, sulla base delle indicazioni del servizio fitosanitario regionale, gli agricoltori e i proprietari di terreni ricadenti nelle aree colpite potranno far richiesta di impiantare specie arboree che, sebbene teoricamente suscettibili alla xylella, si sono dimostrate resistenti o tolleranti all’organismo nocivo. In particolare, si fa riferimento alle piante del genere citrus e della famiglia delle drupacee, ovvero agrumi, peschi, ciliegi, mandorli, albicocchi. Obiettivo ultimo è offrire ulteriori prospettive di sviluppo alle zone particolarmente colpite dalla batteriosi anche in un quadro di valorizzazione di un paesaggio così duramente colpito".

Confagricoltura Puglia: "Ora costruire nuove filiere economiche per il Salento" 

“Il via libera agli impianti di agrumeti e altri alberi da frutto nel territorio salentino colpito dall'epidemia di xylella deciso dal comitato fitosanitario nazionale è un primo importante passo per il rilancio economico dell’intero territorio afflitto dal batterio. Adesso però bisogna costruire una nuova economia agricola”. All’indomani della importante decisione presa dal comitato fitosanitario nazionale, il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro e il presidente della sezione olivicola di Confagricoltura Puglia Pantaleo Greco tirano le somme. Il percorso attuativo del provvedimento ha visto l’organizzazione degli agricoltori pugliesi in prima linea sia sul piano propositivo che su quello fattivo.

“Siamo in attesa del decreto ministeriale con cui saranno finanziati in concreto gli impianti di riconversione. Dal momento in cui gli agricoltori e i proprietari di terreni ricadenti nelle aree colpite potranno far richiesta di impiantare specie arboree diverse dall’ulivo e teoricamente resistenti alla xylella fastidiosa – proseguono - si dovrà puntare a costruire una nuova filiera produttiva”. Per i nuovi impianti, il comitato fitosanitario nazionale fa riferimento alle piante del genere citrus e della famiglia delle drupacee (agrumi, peschi, ciliegi, mandorli, albicocchi).

“Si dovrà puntare – dicono Lazzàro e Greco -  a formare braccianti specializzati nella potatura e nella raccolta di queste varietà e si dovranno organizzare centri di stoccaggio. Siamo dunque all’anno zero di un processo economico che può veder risorgere l’intero Salento dopo anni in cui lo scenario desolante degli alberi infetti ha sostituito la bellezza di sterminati campi di ulivi secolari. Adesso, con la possibilità di impiantare varietà di ulivi e nuove varietà resistenti, il tessuto sociale avrà una nuova economia sulla quale puntare e investire. In questo cambiamento, del quale ci sentiamo anche noi di Confagricoltura ‘genitori’, siamo pronti a supportare nelle scelte i produttori che decideranno di puntare sulle nuove varietà e l’assessorato all’agricoltura che dovrà gestire dal suo canto il delicato ma fondamentale passaggio”.

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