rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Anche Garibaldi non sfuggì all'Arma

BRINDISI – Giuseppe Garibaldi fu arrestato tre volte dai carabinieri perché, con le sue imprese imprevedibili, l’eroe del Risorgimento rischiava di compromettere l’azione del governo. Si tratta solo di una delle numerose curiosità presenti nel calendario 2012 dei carabinieri. In questa edizione, il secondo ciclo dei quattro “calendari della memoria” che racconteranno la storia dell’Arma e si concluderanno nel 2014 in concomitanza col bicentenario della sua nascita. Cinquant'anni ricchi di storia (dal 1864 al 1914 raccontati e raffigurati in questa edizione) non solo dei carabinieri, ma anche dell'Italia e della sua evoluzione a livello sociale, politico culturale oltre che criminale.

BRINDISI – Giuseppe Garibaldi fu arrestato tre volte dai carabinieri  perché, con le sue imprese imprevedibili, l’eroe del Risorgimento rischiava di compromettere l’azione del governo. Si tratta solo di una delle numerose curiosità presenti nel calendario 2012 dei carabinieri. In questa edizione, il secondo ciclo dei quattro “calendari della memoria” che racconteranno la storia dell’Arma e si concluderanno nel 2014 in concomitanza col bicentenario della sua nascita. Cinquant'anni ricchi di storia (dal 1864 al 1914 raccontati e raffigurati in questa edizione) non solo dei carabinieri, ma anche dell'Italia e della sua evoluzione a livello sociale, politico culturale oltre che criminale.

Più che la presentazione di un calendario, una vera e propria lezione di storia quella svolta dal comandante provinciale, il colonnello Ugo Sica – accompagnato dal maggiore Alessandro Colella, comandante del reparto operativo -, per certi versi inedita, perché contenente frammenti di storia poco conosciuti ai più e derivanti direttamente dagli archivi storici militari. Autentiche perle come quella sull’eroe dei due mondi, ma tiene a precisare Sica,“Nnonostante l’arresto – per il quale anche i carabinieri si trovarono in difficoltà – in occasione di tutti e tre i suoifermi (a Chiavari nel 1849, a Sinalunga nel 1867 e sul finire dello stesso anno a Figline di Valdarno) fu lo stesso Garibaldi ad esprimere il proprio compiacimento per la correttezza ed il riguardo dimostrato nei suoi confronti dai militari”.

Nell’edizione 2012 c’è mezzo secolo di vita della Benemerita, sinonimo di eroismo, appellativo attribuito dallo stesso Parlamento nel 1864, raffigurato proprio in copertina. Nell'edizione2012  i 50 anni in cui viene creato lo Stato italiano e il radicamento della stazione dei carabinieri nei territori che diventa punto di riferimento della popolazione all’indomani dell’unità d’Italia: il maresciallo viene infatti raffigurato accanto al sindaco, al parroco e al dottore del paese.

Tappe storiche che diventano patrimonio di una nazione come la lotta al brigantaggio, la Terza guerra d'Indipendenza - in cui per la prima volta i militari sostennero una battaglia come italiani e non come piemontesi, con 660 uomini -, l'alluvione di Roma con lo straripamento del Tevere in cui i carabinieri furono i primi a portare i soccorsi, “proprio come qualche giorno fa – sottolinea Sica – in occasione della tragedia dei profughi sbarcati a Torre Santa Sabina, siamo stati i primi ad essere avvisati ed intervenire sul posto in un momento terribile, ma è il segno tuttavia della vicinanza alle popolazioni che credono nel ruolo svolto dall’Arma e la sentono parte della propria comunità”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anche Garibaldi non sfuggì all'Arma

BrindisiReport è in caricamento