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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta su stazione marittima a Costa Morena: assolto Patroni Griffi, sei prosciolti

L'accusa aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione nei confronti del presidente dell'Autorità di sistema portuale. Il suo sfogo su Facebook: "Ingiusta sofferenza inflitta a onesti servitori dello Stato"

BRINDISI – Assolto il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi. Prosciolti gli altri sei imputati. Questo l’esito dell’udienza preliminare del procedimento riguardante presunti illeciti connessi al progetto di ristrutturazione della stazione marittima di Costa Morena Ovest, nel porto di Brindisi. L’accusa è stata sostenuta dal pm Raffaele Casto, che aveva chiesto una condanna a un anno di reclusione e una multa pari a 27mila euro nei confronti di Patroni Griffi, difeso dagli avvocati Luciano Marchianò ed Enrico Carlo Paliero. Solo il presidente dell’Authority ha optato per l'abbreviato. Gli altri imputati hanno scelto la via del rito ordinario, ma non andranno a processo. Il gup Vittorio Testi ha deciso infatti per il proscioglimento, a fronte della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm.

Si tratta di: Francesco Di Leverano, di Brindisi, dirigente dell’Area tecnica dell’Autorità portuale; Mario Valente, di Gaeta (Latina), già commissario straordinario dell’Autorità portuale di Brindisi; Cristiana Casilli, di Lizzanello (Lecce), dipendente tecnico dell’Autorità portuale e direttore dei lavori in questione; Devis Rizzo di Este (Padova), rappresentante legale dell’associazione temporanea di impresa aggiudicataria dell’appalto ed esecutrice materiale delle prime opere edili finalizzate alla riqualificazione della struttura di Costa Morena – ristrutturazione ed ampliamento; Francesco Caroli, di Cisternino, rappresentante legale dell’impresa incaricata di gestire il cantiere e supportare attività di verifica volte al puntuale riscontro delle opere incluse nel verbale di consistenza redatto il 16 novembre 2018; Domenico Bianco, di Francavilla Fontana, già presidente del Consorzio Asi di Francavilla Fontana.

A vario titolo la Procura ha contestato l’esecuzione di interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio in assenza del previo accertamento di conformità alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie e l’esecuzione di opere su beni paesaggistici in assenza di autorizzazione, oltre alla lottizzazione abusiva in concorso. Bianco rispondeva solo del reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico.

Stando al teorema accusatorio, non si poteva costruire un terminal passeggeri nel sito di Costa Morena Est, poiché quell’area era a servizio dei traghetti merci. Questo sulla base di un estratto dell’assemblea generale dei Lavori pubblici risalente al 15 novembre 1974. Ma le tesi difensive, evidentemente, hanno avuto la meglio sui rilievi della Procura.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Domenico Attanasi, Massimo Manfreda, Vito Epifani, Vincenzo Macari, Amilcare Tana, Alfredo Zabeo, Leonardo Conserva, Gaetano Cimaglia.

Ugo Patroni Griffi: "Perso il finanziamento di un'opera urgente e necessaria"

Ugo Patroni Griffi commenta così l’assoluzione. “E sono due. Per cercare di salvare il finanziamento – scrive il presidente dell’ente portuale sul suo profilo Facebook - ho chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. Purtroppo anche i tempi brevi della giustizia non sono stati sufficienti a salvare il finanziamento di una opera attesa da anni, urgente e necessaria”.

“Sullo sfondo – scrive ancora Patroni Griffi -  una tesi con cui l'opinione degli esperti e la consolidata giurisprudenza è stata contestata basandosi su dichiarazioni di periti/imperiti, politicizzati funzionari comunali, oscuri professionisti di provincia e finanche di un millantatore che sembra uscito da un film di Germi (o era Totó truffa?)... quest'ultimo si è scoperto, leggendo le dichiarazioni rese al Pm, ghostwriter del Segretario di un glorioso sindacato... a parte le centinaia di migliaia di euro di spese legali (a carico della finanza pubblica Comune, Adsp, Guardia Costiera e consorzio Asi) e l'ingiusta sofferenza inflitta a onesti servitori dello Stato la vittima sono la città e il porto di Brindisi che dovranno ancora attendere per vedere realizzata una degna stazione marittima. Scusatemi se non me la sento di festeggiare per l'assoluzione. Non c'è nulla da festeggiare”.

Amati: "Buttati al vento 15 milioni di euro"

“Sono felice - commenta il consigliere regionale Fabiano Amati -  per l’assoluzione di Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di sistema portuale: da un punto di visto tecnico l’accusa era inverosimile, oltre che insussistente, come ha accertato il Gup. Sono però molto triste per Brindisi, poiché come conseguenza di questa vicenda c’è la perdita di un finanziamento vitale per la ristrutturazione del terminal di Costa Morena ovest". 

"Sono stati buttati al vento 15 milioni di euro, all’interno di un’ipotesi d’inquisitio generalis, suscitata o adiuvata dal rumore incompetente dei soliti no-a-tutto. Chi paga per tutto questo? Mi piacerebbe chiedere agli stessi no-a-tutto, che peraltro hanno per metodo l’invocazione dell’ufficio del Pubblico ministero come iniziativa politica, quando tutte quelle perseguite sono risultate inconsistenti.  Ma poi arriva per fortuna il giudice, respinge la tesi del Pubblico ministero e la vicenda si chiude con l’assoluzione degli imputati. Tutto bene? Sì, per le persone coinvolte, ma per Brindisi la solita condanna all’irrilevanza, perché ciò che perde non lo può recuperare”.

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