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Cronaca

Blitz anti 'ndrangheta: rito abbreviato per un brindisino

Si tratta di un 33enne coinvolto nell'operazione "Faust" del 18 gennaio scorso. Deve rispondere di due capi di imputazione

BRINDISI - Coinvolto nell'operazione "Faust", il brindisino 33enne Teodoro Montenegro - difeso dall'avvocato Vincenzo Lanzilotti - andrà a giudizio con rito abbreviato. Il rito alternativo è stato ammesso oggi (giovedì 16 settembre) dal gup Stefania De Angelis. Il brindisino 33enne era stato arrestato lo scorso 18 gennaio 2021 durante un blitz anti 'ndrangheta, l'operazione Faust per l'appunto.

Montenegro deve rispondere solo di due capi di imputazione, rispetto ai quattro inizialmente contestati. Il Riesame ha alleggerito la sua posizione "depennando" alcuni presunti episodi che avevano a che fare con lo stupefacente. Restanto in piedi, dunque, due capi di imputazione: in un caso il brindisino avrebbe trattato un chilo di stupefacente (eroina e cocaina), in un altro caso 900 grammi di hashish. Il pm titolare del fascicolo è Alfredo Manca.

Il Riesame, a marzo, ha depennato una pesante accusa: Montenegro avrebbe avuto nella propria disponibilità 30 chili di eroina, da cedere al prezzo di 30mila euro al chilo. Annullato anche un altro capo d'imputazione, che riguardava la detenzione a fini di spaccio di altri tipi di stupefacente. La prossima udienza è stata fissata per il 25 novembre prossimo, sempre presso il Tribunale di Brindisi.

Tornando all'operazione "Faust", le 49 persone coinvolte nel blitz sono ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, usura e procurata inosservanza di pena. I soggetti coinvolti sono perlopiù calabresi. Al centro delle indagini ci sono gli uomini della cosca Pisano, conosciuti come i "diavoli di Rosarno". 

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