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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Inchiesta News del sindaco: ancora dietrofront, il Comune non sarà parte civile

Non saranno andati a infilarsi in un vicolo cieco? Forse sì, visto e considerato che l'impegno preso è già stato parzialmente disatteso. Nessuna riunione di giunta, nessuna delibera: per il momento il Comune non si costituisce parte civile contro il sindaco Mimmo Consales all'udienza preliminare di martedì

BRINDISI - Non saranno andati a infilarsi in un vicolo cieco? Forse sì, visto e considerato che l’impegno preso è già stato parzialmente disatteso e lo sarà stando a quel che riferisce il vicesindaco. Nessuna riunione di giunta, nessuna delibera: per il momento il Comune non si costituisce parte civile contro il sindaco Mimmo Consales all’udienza preliminare di martedì. “Non decido io” sostiene Consales e ha ragione (sebbene fino all’ultima intervista sia stato proprio lui in persona ad esporsi sul punto). Dovrebbe toccare in teoria al vicesindaco Pino Marchionna che ritiene sì di portare in giunta la discussione sul merito, forse domattina prestissimo, ma che è dell'opinione che al momento un'azione del genere da parte dell'ente sia "pleonastica". E’ una questione ingarbugliata.

Parliamo dell’inchiesta News- Motumus che coinvolge il primo cittadino e altre cinque persone per cui c’è stata richiesta di rinvio a giudizio a firma dei pm Giuseppe De Nozza e Savina Toscani. Truffa, abuso d’ufficio e concussione per Consales, difeso da Massimo Manfreda, in concorso con  Angelo Roma, dirigente dell'ufficio di gabinetto, classe '57 di Ostuni, difeso dall'omonimo avvocato Angelo Roma; Alessio Vincitorio, 38 anni, di Brindisi, new entry nella News Sas, difeso dall'avvocato Cosimo Pagliara; Sabino Porro, 56 anni, residente a Durres in Albania, difeso dall'avvocato Carmelo Molfetta, socio storico di Consales nella News; Tommaso Gagliani, di Latiano, dirigente dei Servizi finanziari, 62 anni, difeso dall'avvocato Giancarlo Camassa; Giuseppe Puzzovio, ex direttore dell'agenzia di Brindisi di Equitalia, 68 anni, residente a Bari, difeso dall'avvocato Pio Tommaso Caputo.

Reati a vario titolo contestati per l’affidamento alla News che fu di Consales del servizio di rassegna stampa e comunicazione istituzionale, per la predisposizione del cartellone natalizio e estivo 2012 e per le pressioni fatte ai dipendenti Equitalia per il debito personale del sindaco, condotte che secondo l’accusa sarebbero state compiute proprio in danno del Comune di Brindisi per questo indicato esplicitamente tra le parti offese. Si è posto allora inevitabilmente il nodo “costituzione parte civile” dell’ente, per rivendicare l’eventuale danno. Ed è andata più o meno così. Subito dopo la notifica della fissazione dell’udienza preliminare e quindi venuta a galla la richiesta di rinvio a giudizio, Consales aveva rilasciato delle dichiarazioni in un videoservizio pubblicato sul web. “Parte civile? Perché dovrebbe costituirsi il Comune? Sono innocente e lo dimostrerò. Non c’è alcun danno”.

BrindisiReport.it quindi aveva ripreso quelle dichiarazioni, sottolineando proprio come potesse rivelarsi in futuro un problema la mancata partecipazione del Comune all’eventuale processo dell’ente per rivendicare i danni subiti. Sebbene la costituzione di parte civile, di fatto, non sia l’unica formula per battere eventualmente cassa. Lo si può fare dopo, dinanzi al giudice civile.

Il tribunale di BrindisiIl sindaco quindi era intervenuto, via sms: “Lo ha deciso BrindisiReport.it che il Comune non sarà parte civile?” Assolutamente no. Risposta: “Se non sarà così, rettifichiamo”. Naturalmente con la medesima evidenza data alla notizia precedentemente pubblicata. Silenzio. Poi a qualche settimana dall’udienza preliminare, che si celebrerà martedì dinanzi al gup Maurizio Saso, inizia a circolare insistentemente tra i bene informati una voce. Il Comune sta preparando la delibera ad hoc. Il sindaco rilascia un’intervista e specifica di aver già dato incarico agli  uffici competenti di predisporre gli strumenti amministrativi per procedere. E chiarisce di averlo fatto in modo tale che la costituzione di parte civile sia approvata, ovviamente in sua assenza, per essere poi presentata in sede di udienza preliminare e non, invece, come è anche concesso, all’avvio del processo che non si sa ancora se sarà celebrato (dovrà deciderlo proprio il gup).

Si attende, anche consultando l’ottimo portale web dell’ente municipale, dove c’è un albo pretorio solitamente aggiornato in tempo reale. Oggi il dietrofront. No. Il Comune martedì mattina non ci sarà. Sarà forse pronto a costituirsi parte civile qualora il sindaco e i dirigenti dovessero essere rinviati a giudizio. Sms al sindaco. “E’ cosi?”. Risposta: “Non decido io, chiedi al vicesindaco”. Il vicesindaco conferma ed, esprimendo una opinione personale, aggiunge d'essere convinto che non sia il caso farlo né ora né dopo.

Non resta che attendere domani, nella certezza che senza una delibera di giunta nulla di diverso ci si potrà attendere che un’assenza del Comune (parte offesa) probabilmente annunciata. Consales è certo della propria estraneità alle accuse e punta al “non luogo a procedere”. I pm insisteranno sicuramente per il rinvio a giudizio. Se non vi saranno rinvii per difetto di notifica, si saprà presto se il giudice dell’udienza preliminare ritiene necessario un approfondimento dibattimentale. Noi, qui, facciamo cronaca. E rileviamo in quel palazzo di città le idee sul da farsi non sono poi così chiare. 

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