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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Report: "Brindisi tra le città in cui la crisi si è sentita di meno negli ultimi sette anni"

Brindisi è fra le città d'Italia in cui la crisi si è sentita di meno. Lo dicono i numeri, che naturalmente vanno letti con attenzione, pubblicati oggi sul Sole 24 Ore in un report sulla crisi che è il frutto di analisi di dati dal 2007 al 2013.

BRINDISI - Brindisi è fra le città d’Italia in cui la crisi si è sentita di meno. Lo dicono i numeri, che naturalmente vanno letti con attenzione, pubblicati oggi sul Sole 24 Ore in un report sulla crisi che è il frutto di analisi di dati dal 2007 al 2013.

Brindisi ‘brilla’ nella classifica che riguarda il tasso di disoccupazione e nella classifica generale. Ma si tratta di percentuali su cui bisogna soffermarsi. Nella tabella che riguarda i senza lavoro la maglia nera spetta a Ferrara. Ma c’è da dire che la città partiva da un 2,7 per cento di disoccupati nel 2007 ed è ora giunta, tanto per adeguarsi, al 14,2 per cento. A Brindisi nel 2007 il tasso di disoccupazione nel 2007 era già del 14,7 per cento. E’ arrivato nel 2013 a toccare il 16,8. Resta uno dei più alti in Italia, anche se il distacco tra il passato e il presente non è poi così evidente. A Belluno dal 2,1 si è passati al 7,2. A Taranto dal 10,6 si è giunti al 15,5.

Per stilare la classifica nazionale il giornale di Confindustria ha utilizzato come parametro dieci indicatori: il reddito, i prestiti, gli acquisti di immobili e beni durevoli. Sono “spie” che segnalano le difficoltà del territorio e sono “spie” accese in tutto il Paese. Si segnalano inoltre in discesa i prezzi delle case, meno acquisti di beni durevoli come elettrodomestici, mobili e informatica.

Nella graduatoria finale delle province in cui la crisi ha colpito di più Brindisi è al 71esimo posto su 103. Le province più in alto sono quelle che hanno subito il contraccolpo peggiore, quelle più in basso invece sono le “migliori”. Lecce non se la passa meglio, sta al 64esimo posto, Bari al 50esimo. Taranto al 35esimo. La più flagellata è Viterbo. Quella che invece ha sentito di meno gli effetti di crisi e recessione è Vicenza.

un estratto del report del Sole 24 ore-2Cosa salva Brindisi (che, lo ribadiamo, ha comunque tassi specifici elevatissimi di disoccupazione)? Il polo industriale? Le grandi industrie sul territorio e quelle di più piccole dell’indotto?

Sta di fatto che anche Confindustria, ad esempio, sta “tagliando” a Brindisi e in Puglia come dimostra quanto sancito nell’assemblea nazionale odierna che si è svolta a Ostuni (all’Hotel masseria Santa Lucia) oggi e che ha sancito la federazione tra Confindustria Brindisi e l’organizzazione di Bari e Bat che avevano già unito le forze in precedenza in attuazione di quanto stabilito lo scorso anno dalla riforma Pesenti che ha previsto, per risparmiare e arginare una frammentazione che avrebbe potuto rivelarsi controproducente, l’aggregazione di alcune delle organizzazioni territoriali. Da cento associazioni ne resteranno 50. Brindisi stringe la mano a Bari. E difatti a intervenire oggi a Ostuni sono stati proprio il presidente di Confindustria Bari-Bat, Michele Vinci e il presidente di Confindustria Brindisi Giuseppe Marinò. Nel pomeriggio era previsto l’intervento del presidente nazionale, Giorgio Squinzi, che ha dovuto annullare la propria partecipazione a causa di un problema personale. 

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