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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Contrabbandiere ucciso, la Cassazione stralcia posizione di Antonacci

La sesta sezione della Corte di Cassazione, impegnata oggi nell'esame dei ricorsi alla sentenza pronunciata il 23 gennaio 2013 dalla Corte d'Assise di Appello di Taranto, ha deciso lo stralcio della posizione dell'ex vicequestore Pietro Antonacci

ROMA – La sesta sezione della Corte di Cassazione, impegnata oggi nell’esame dei ricorsi alla sentenza pronunciata il 23 gennaio 2013 dalla Corte d’Assise di Appello di Taranto, cui la stessa suprema corte aveva rinviato il processo per la morte del contrabbandiere brindisino Vito Ferrarese, ha deciso lo stralcio della posizione dell’ex vicequestore Pietro Antonacci, che era stato condannato a 15 anni e 4 mesi per omicidio volontario.

Per Antonacci, difeso dall’avvocato Carmelo Molfetta, la Cassazione si dovrà pronunciare a sezione riunite alla fine di aprile: sul tavolo, la questione dell’omicidio con colpa cosciente e dolo eventuale. Era già stata stralciata dai giudici di Taranto la posizione dell’ex questore Francesco Forleo, il quale a causa delle sue condizioni di salute non era più in grado di stare consapevolmente a processo. E’ stato invece deciso il procedersi oltre per tutti gli altri imputati, tra i quali l’ispettore Pasquale Filomena, personaggio centrale della vicenda e dell’inchiesta sulle deviazioni di un intero settore della Squadra mobile dell’epoca, che aveva contatti con i latitanti brindisini in Montenegro. Non si sa quando la sentenza sarà pronunciata, se stasera o prossimamente.

Lo scafo blu di Vito FerrareseVito Ferrarese era alla guida di uno scafo blu che nella notte tra il 13 e 14 giugno del 1995 fu a lungo inseguito e bersagliato dall’alto da un elicottero della polizia, con a bordo anche il questore Forleo e Antonacci. Una pallottola, tra le tante esplose, ferì mortalmente il contrabbandiere, che all’esito delle indagini risultò essere disarmato malgrado il tentativo di depistaggio attuato dal gruppo Filomena – dicono le carte processuali – che una volta rimorchiato in banchina lo scafo blu riuscì a collocare a bordo un’arma automatica da guerra.

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