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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Spiagge: da Bruxelles lo stop alla proroga automatica delle concessioni balneari

La Corte di giustizia europea si è espressa su un contenzioso fra l'Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato e il comune di Ginosa (Taranto). "Le concessioni dovranno essere assegnate tramite selezione imparziale e trasparente”

La Corte di giustizia Ue stoppa il rinnovo automatico delle concessioni balneari, stabilendo che queste dovranno essere assegnate tramite una “selezione imparziale e trasparente”. Riguarda direttamente anche la provincia di Brindisi, con il suo litorale che si estende da Savelletri a Lendinuso, rispettivamente marine di Fasano e Torchiarolo, il pronunciamento odierno (giovedì 20 aprile) dei giudici di Bruxelles su una vertenza fra l'Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato e il comune di Ginosa (Taranto). "I giudici nazionali e le autorità amministrative" italiane "sono tenuti ad applicare le norme pertinenti" del diritto europeo, "disapplicando le disposizioni nazionali non conformi", aggiunge la Corte. 

La questione rota intorno all’interpretazione della legge italiana che prevede la proroga automatica delle concessioni. In particolare i giudici si sono espressi sul carattere vincolante e l’effettività della cosiddetta direttiva Bolkenstein, che si applica ai servizi nel mercato interno. La querelle giudiziaria nata nel Tarantino risale al 2020, quando l’amministrazione comunale di Ginosa prorogò automaticamente le concessioni, sulla base della normativa nazionale vigente. Tale provvedimento fu però contestato dall’Agcom. 

Oggi la Corte stabilisce che le disposizioni Ue si applicano "a tutte le concessioni di occupazione del demanio marittimo" e che, nel valutare la scarsità delle risorse naturali utilizzabili per la messa a bando, i Paesi membri sono chiamati a basarsi "su parametri obiettivi, non discriminatori, trasparenti e proporzionati". I giudici rimarcano come non sia emerso "alcun elemento idoneo a inficiare la validità della direttiva" europea, e come nell'approvarla, nel 2006, il Consiglio Ue - che rappresenta i Ventisette - abbia "correttamente deliberato a maggioranza qualificata".
ùInoltre si chiarisce che "l'obbligo per gli Stati membri di applicare una procedura di selezione imparziale e trasparente" per l'assegnazione delle concessioni, e "il divieto di rinnovare automaticamente un'autorizzazione" siano "enunciati in modo incondizionato e sufficientemente preciso dalla direttiva". Infine si è stabilito che "i giudici nazionali e le autorità amministrative, comprese quelle comunali, sono tenuti ad applicare" le disposizioni europee, disapplicando invece "le norme di diritto nazionale non conformi".
 
 

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