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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Morte bianca in un capannone: disposta l'autopsia sul corpo dell'operaio

Il dramma della morte di Giuseppe Petraglia: martedì il conferimento dell'incarico al medico legale Domenico Urso; indagini sull'applicazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro

BRINDISI – Il pm Paola Palumbo ha disposto l’autopsia sul corpo di Giuseppe Petraglia, la vittima dell’incidente sul lavoro avvenuto venerdì pomeriggio nella zona industriale di Brindisi. L’incarico sarà conferito martedì prossimo (5 febbraio) al medico legale Domenico Urso. Quello stesso giorno, con ogni probabilità, si procederà con l’esame autoptico.

L'incidente

La tragedia si è verificata poco dopo le ore 14. Il 40enne ha perso la vita dopo un volo di circa 11 metri dal tetto di un capannone situato in via Giovanni Battisti Amici. Da quanto emerso finora, l’uomo aveva raggiunto la sommità della struttura tramite un cestello. Il tetto era ricoperto da lamiere con materiale di diverso tipo. Una parte fragile avrebbe ceduto sotto il piede dell’operaio. Poi la caduta nel vuoto.

Per Petraglia, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. L’operaio è morto sul colpo. I colleghi hanno subito allertato i soccorritori del 118, ma i tentativi di rianimazione sono stati del tutto vani.

Le indagini

Ora gli esperti dello Spesal di Brindisi e i poliziotti della Squadra Mobile indagano per far luce sull’accaduto, sotto il coordinamento della Pm Palumbo. Da prassi sono stati avviati degli accertamenti sulla posizione lavorativa del 40enne. Petraglia, da quanto appreso, era alle dipendenze di una ditta che stava effettuando la manutenzione straordinaria dell’opificio, per conto della società proprietaria dell’immobile. Si tratta di un grande stabilimento con vari capannoni al suo interno. In disuso da tempo, anni fa era utilizzato come deposito da una ditta che operava nel settore dei rifiuti.

La documentazione riguardante il cantiere è al vaglio degli inquirenti. Con ogni probabilità saranno disposti degli accertamenti tecnici sul luogo dell’incidente, per appurare eventuali responsabilità. Le indagini, in particolare, si focalizzano sull’applicazione delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.

La Virtus Mesagne non scende in campo

Una volta effettuata l’autopsia, la salma sarà restituita alla famiglia. A quel punto si potranno programmare i funerali. Petraglia lascia due figli: una 14enne e un bambino di pochi mesi. Abitava in via Tevere, al rione Perrino. Lo sgomento per la morte bianca coinvolge anche la comunità di Mesagne. Il 40enne giocava infatti fra le file della Virtus Calcio Mesagne, sodalizio militante nel campionato di Seconda Categoria. Sconvolti dall’accaduto, i suoi compagni di squadra oggi non scenderanno in campo. Il club ha infatti ottenuto il rinvio di tutte le gare in cui la società era impegnata nel fine settimana.

“Siamo molto scossi e provati - dichiara il direttore generale Montanaro - per aver saputo della tragica morte del nostro giocatore e non abbiamo la forza per entrare in campo e giocare a calcio”. Il presidente Massimo Guarini ringrazia tutte le società amiche che stanno dimostrando affetto e vicinanza.

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