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Cronaca

Sanofi, fuoriuscita di fanghi: si indaga per gestione illecita di rifiuti speciali

L'ipotesi di reato è stata contestata al direttore dello stabilimento. Posta sotto sequestro un’area di circa 1200 metri quadrati

BRINDISI – E’ stata contestata l’ipotesi di reato di gestione illecita di rifiuti speciali al direttore dello stabilimento Sanofi di Brindisi, nell’ambito delle indagini scaturite dalla massiccia fuoriuscita di schiume e di fanghi verificatasi la sera di sabato (9 marzo), nella zona industriale. I carabinieri della stazione Forestale di Brindisi hanno sottoposto a sequestro preventivo penale un’area di circa 1200 metri quadrati, su 500 dei quali il miscuglio di fanghi e schiume aveva raggiunto i 10 centimetri di spessore.

I militari si sono recati sul posto con il supporto tecnico del personale di Brindisi dell’Arpa Puglia a seguito di una segnalazione pervenuta alle ore 18 di sabato alla centrale operativa dell’Arma.  Da quanto accertato dagli investigatori, i fanghi sono fouriusciti dalla vasca di ossidazione dell’impianto di trattamento biologico dei reflui a fango attivo che si trova all’interno della fabbrica. 

Fuoriuscita fanghi Sanofi-2

Le operazioni sono terminate oltre la mezzanotte, con il campionamento effettuato dai tecnici dell’Arpa, per verificare, all’ esito delle analisi, la natura dei reflui e la loro pericolosità, e che non vi siano state infiltrazioni nel sottosuolo. Il sequestro si è reso necessario per evitare che si aggravassero le conseguenze dell’incidente, probabilmente dovuto, da quanto accertato dai carabinieri, ad un malfunzionamento della vasca, non segnalato per tempo dal sistema di monitoraggio automatico.

La superficie è stata delimitata previa messa in sicurezza del perimetro, per evitarne l’ulteriore espansione. Al responsabile del trattamento dei reflui è stata affidata la responsabilità della custodia dell’ area. Un’ulteriore area di 460 metri quadri, pure interessata dallo sversamento, e di proprietà di un’ attigua struttura alberghiera, è stata ugualmente sequestrata ed affidata in custodia giudiziale alla proprietaria.

"Il Centro Biotecnologico del sito di Brindisi  - si legge sul sito della Sanofi - è dedicato allo sviluppo e all’industrializzazione dei nuovi prodotti che provengono dalla ricerca del Gruppo Sanofi: dall’impiego di microrganismi altoproduttori di antibiotici ai principi attivi e intermedi". "Il Centro si occupa anche dello sviluppo dei processi di produzione migliorandone i costi, la qualità e le capacità produttiva, oltre a perfezionare l’efficacia dei principi attivi farmaceutici prodotti nel sito. In questo stabilimento è attivo un impianto di cogenerazione volto a produrre energia elettrica internamente, riducendone i consumi e le emissioni".

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