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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cisternino

Riparte la guerra sui colli contro la nuova strada, Legambiente si dissocia

Incomunicabilità tra il movimento che osteggia la costruzione della cosiddetta Strada dei Colli, giunta ad un nuovo progetto dopo lo stop di un paio di anni fa, e l'amministrazione comunale di Cisternino. Ma anche allontanamento delle posizioni di Legambiente regionale e provinciale da quelle del comitato "No strada dei colli"

CISTERNINO – Incomunicabilità tra il movimento che osteggia la costruzione della cosiddetta Strada dei Colli, giunta ad un nuovo progetto dopo lo stop di un paio di anni fa, e l’amministrazione comunale di Cisternino. Ma anche allontanamento delle posizioni di Legambiente regionale e provinciale da quelle del comitato “No strada dei colli”.  Il sindaco Donato Baccaro (centrosinistra) prima aveva annunciato che l’opera sarebbe stata avviata senza confronti con alcuno, poi ha fissato per il 23 aprile un incontro con una delegazione di quattro persone del comitato del “no”.

Appuntamento saltato perchè il comitato aveva chiesto il rinvio a dopo la manifestazione organizzata per il 27 aprile, domenica, mentre Baccaro ha ribadito la data del 23. Legambiente invece non ha aderito alla manifestazione del 27 perché ritiene che delle le sue obiezioni al progetto del 2011 (sindaco Mario Convertini), accolte dai giudici amministrativi, si stia tenendo invece contro nel nuovo progetto e non vuole andare allo scontro prima di sapere se le cose, sugli elaborati, sono cambiate o meno.

L'interruzione degli anni '70Il clima quindi è per ora nuovamente di scontro solo tra comitato e Comune, come con la precedente amministrazione, sempre di centrosinistra. La linea del Comune sulla Strada dei Colli non è cambiata, si vuole assolutamente realizzare questa bretella con Ostuni e quindi con le marine della Città Bianca, bypassando la strada provinciale ritenuta lenta e pericolosa. Il progetto, un tracciato di cinque chilometri sulle colline, è sempre stato appoggiato anche dal sindaco uscente di Ostuni, Domenico Tanzarella.

Per il movimento che si oppone, invece si tratta di un’opera superflua, che determinerebbe una ferita nel paesaggio malgrado le assicurazioni di massimo rispetto per gli uliveti, la macchia e i muretti a secco (il primo tracciato includeva anche espropri parziali di proprietà private con abitazioni estive. Dopo un certo periodo di tregua, ora lo scontro si riaccende, e il movimento “No strada dei colli”, che chiama a raccolta per domenica mattina 27 aprile alle 10, davanti alla Porta Grande, per la prima manifestazione contro  il nuovo progetto, annuncia di avere dalla propria parte anche l’assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli (di Cisternino) e segnala la disponibilità dell’assessore regionale al Territorio, e vicepresidente della giunta regionale, Angela Barbanente, a promuovere un tavolo tecnico per redimere la questione.

Il punto di partenza, per il comitato, non può che essere lo spirito del nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, che “privilegia la salvaguardia di ambiente e territorio contro ogni genere di scempi, in primo luogo contro le colate di asfalto e cemento, il taglio degli alberi, la distruzione dei muretti a secco”. “Il sindaco Baccaro è convinto che sia un dovere per un amministratore sfruttare i finanziamenti pubblici, quando ci sono. Noi crediamo invece – dicono dal comitato - che il primo dovere sia quello di dare ascolto alla volontà dei cittadini e che i fondi pubblici devono servire gli interessi della collettività, e non dei pochi”.

Strada dei Colli, il percorso della discordiaEd ecco la posizione di Legambiente, che si attribuisce, per il successo del suo ricorso al Tar, il merito di aver bloccato “lo scempio e il disastro” che avrebbe provocato il progetto del 2011. “Gran parte delle eccezioni sollevate in quella circostanza sono state recepite dalla giunta e l'attuale bozza di progetto ci risulta sia ancora in fase di definizione e alcune altre criticità potrebbero essere rimosse. In attesa della versione definitiva, e dei pareri sia della Regione che dalla Soprintendenza, é giusto aspettare; dichiararsi contro in questo momento significherebbe avere dei pregiudizi e una posizione preconcetta non può appartenere a chi ha un approccio scientifico alla difesa dell'ambiente”, dice Massimo Perna, presidente del circolo di Cisternino di Legambiente.

“Quando tutti gli atti progettuali saranno definiti da chi ha il dovere di governare il territorio, la nostra associazione studierà con attenzione l'ipotesi proposta e, solo dopo, assumerà una posizione che potrà essere di favore, se ci sarà il rispetto dell'ambiente, o di ferma contrarietà, magari con un secondo ricorso al Tar, se non saremo d'accordo. Auguriamo al comitato di tenere una bella manifestazione, ma ribadiamo la nostra posizione di attenzione al territorio in senso scientifico e non politico ideologico, ovvero pregiudizievole”.

Infine, Legambiente di Cisternino fa sapere che “in questi giorni, i nostri dirigenti hanno già avuta la massima disponibilità del sindaco Donato Baccaro e dell'assessore Vito Zizzi a tenere un incontro pubblico con la cittadinanza, organizzato dal circolo di Cisternino della Legambiente, appena ci saranno carte alla mano tutti gli elementi e i pareri tecnici per valutare il progetto Strada dei Colli".  

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