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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Inquinatori sfacciati: rifiuti tossici bruciati anche sotto gli ulivi secolari

Proliferano le discariche abusive fra le contrade Autigno e Formica, all'ombra di ulivi secolari e a pochi passi dalle discariche (autorizzate) che portano i nomi delle due località. L'abbandono illecito di rifiuti è un fenomeno che purtroppo sembra non conoscere limiti in questo scorcio di campagna

BRINDISI – Proliferano le discariche abusive fra le contrade Autigno e Formica, all’ombra di ulivi secolari e a pochi passi dalle discariche (autorizzate) che portano i nomi delle due località. L’abbandono illecito di rifiuti è un fenomeno  che purtroppo sembra non conoscere limiti in questo scorcio di campagna situato lungo il confine confine fra i territori di Brindisi, San Vito dei Normanni e Carovigno.

Il caso più eclatante lo si registra sulla vecchia strada provinciale per Mesagne, a circa 500 metri dallo svincolo per la cava di Autigno, dove il punto di accesso a un fondo privato è diventato terra di conquista per inquinatori incalliti. A ridosso di due blocchi di pietra che delimitano l’ingresso dell’area è stato depositato di tutto: sacchetti colmi di resti alimentari, plastica, copertoni, mobili, indumenti e una vaschetta d’amianto.

In alcuni casi, i rifiuti abbandonati a margine degli uliveti vengono dati alle fiamme. Questo, ad esempio, è quanto avvenuto lungo la Seconda traversa Gabellotti, dove si scorgono evidenti segni di bruciatura sul tronco di un albero circondato da scarti alimentari, plastica e perfino da un vecchio tubo catodico. Inoltrandosi nell’entroterra, poi, si moltiplicano i cumuli di spazzatura. Tutto ciò avviene grazie alla totale assenza di controlli.

I residenti del posto segnalano come il proliferare delle discariche non trovi alcun argine. Alcune persone, in varie circostanze, pare siano state addirittura minacciate da chi era intento a sversare sostanze tossiche in un’area già stretta nella morsa di due discariche: quelle di Autigno e Formica appunto. Ma fino a quando le forze dell’ordine e le autorità competenti non predisporranno dei controlli volti a stroncare il fenomeno, gli inquinatori continueranno a imperversare.   

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