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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Decesso Antonio Picciolo, aperta inchiesta per omicidio colposo. Eseguita l’autopsia

Il pubblico ministero Francesco Carluccio, titolare del fascicolo aperto per omicidio colposo in ambito sanitario (per ora contro ignoti), ha nominato quali propri consulenti tecnici i dottori Biagio Solarino e Luigi Chiumarulo che hanno poi eseguito l’autopsia

BRINDISI - Aperta un'inchiesta per omicidio colposo per il decesso di Antonio Picciolo, il 39enne di Brindisi morto il 9 gennaio scorso nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Taranto, dove era ricoverato per un'emorragia "subaracnoide", individuata attraverso Tac eseguita pochi giorni prima presso l'ospedale Perrino di Brindisi, dove era giunto in codice rosso con un'ambulanza del 118. Al momento sul registro degli indagati non ci sono nomi, il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti. Il pubblico ministero Francesco Carluccio, titolare delle indagini, ha nominato i consulenti tecnici della Procura, Biagio Solarino e Luigi Chiumarulo che hanno eseguito l’autopsia. Si dovrà capire qual è stata la causa, o le cause, e se ci sono state delle condotte omissive da parte dei medici che abbiano provocato o concorso a provocare il decesso del paziente. L’udienza per la nomina dei due Ctu si è tenuta nella mattinata di oggi, venerdì 9 febbraio, alle 8.30, presso il Tribunale di Brindisi.

Antonio Picciolo

La famiglia del 39enne, padre di due figli, nel frattempo, si è rivolta a Giesse Risarcimento Danni di Brindisi che  tramite i suoi legali fiduciari, ha nominato un consulente di parte. “È ancora troppo presto per dire qualcosa – commenta Giuseppe Vacca, referente di Giesse – Riponiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura e faremo il possibile per stare accanto alla famiglia, consapevoli che eventuali responsabilità sanitarie, nel caso ci fossero, emergeranno durante le indagini. La cosa importante, al momento, è dare risposte certe ai familiari per la morte di Antonio che ha lasciato un dolore e un vuoto inimmaginabili”.

Il fatto è accaduto un mese fa. Antonio Picciolo stava lavorando come steward in una discoteca locale quando, verso le 23.30 di sabato 6 gennaio, ha accusato un forte mal di testa. I presenti hanno chiamato il 118 e gli hanno prestato le prime cure. Poi la corsa all’ospedale di Brindisi, la Tac, la scoperta di un’emorragia cerebrale, e il trasferimento, alle 4.40 del mattino, all’ospedale di Taranto dove è morto il 9 gennaio. I consulenti tecnici del pm hanno chiesto il termine di 90 giorni per il deposito della perizia.

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