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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Latiano

Morte sul lavoro in campagna: chiesto il rinvio a giudizio per un imprenditore

Cotrino Rizzo cadde da un'altezza di tre metri il 3 aprile 2021 e morì dopo due mesi di coma: l'inchiesta dalla procura di Brindisi mira a fare luce su questo episodio. I famigliari confidano nelle indagini e chiedono verità e giustizia

BRINDISI - L'incidente sul lavoro avvenne il 3 aprile 2021: cadde da un'altezza di tre metri mentre potava. La vittima, il 59enne Cotrino Rizzo, morirà il 2 giugno successivo in ospedale. Il pm della procura di Brindisi, Giuseppe De Nozza, ha chiuso le indagini sul caso e ha chiesto il rinvio a giudizio per un imprenditore. Il 28 maggio 2024 si terrà l'udienza preliminare, davanti al gup del tribunale di Brindisi Simone Orazio.

La moglie e i figli di "Mimino" - a Latiano il lavoratore era conosciuto così - confidano nell'operato della magistratura e chiedono a gran voce verità e giusitizia, su questo caso di "morte bianca". Pochi giorno dopo l'accaduto, la moglie di Cotrino Rizzo, Annarita Carriero, e la figlia Angela denunciarono pubblicamente l'episodio, durante un'intervista concessa a BrindisiReport nello studio dei loro legali, gli avvocati Antonella Rizzo e Antonio Sartorio. "Mio marito è morto per 40 euro al giorno, è morto mentre lavorava in campagna, mentre prestava opera come operaio dipendente". Queste parole le ripetono ancora oggi.

Annarita Carriero e Angela Rizzo, moglie e figlia di Cotrino Rizzo

Dopo le indagini del pm De Nozza, l'unico imputato è l'imprenditore presso il cui terreno lavorava quel giorno Rizzo, il 75enne latianese Salvatore Altavilla, difeso dall'avvocato Fernando Pagliara. L'uomo deve rispondere del reato di omicidio colposo, in quanto legale rappresentante dell'impresa. Avrebbe violato alcune norme previste dal decreto legislativo numero 81 del 2008, in materia di misure sulla sicurezza sul lavoro. L'ipotesi della procura è che l'imprenditore non avrebbe fatto sottoporre il lavoratore a una visita medica necessaria ad accertarne le condizioni di compatibilità con la sua mansione professionale.

Gli avvocati Antonella Rizzo e Antonio Sartorio

L'inquirente ha ricostruito la dinamica di quanto accaduto quel 3 aprile 2021: Rizzo sarebbe salito su una scala, a un'altezza di tre metri, per potare un ulivo, nel fondo rustico di proprietà di Altavilla. Non sarebbero stati presenti sistemi di sicurezza. La caduta è stata rovinosa: Rizzo ha battuto la testa al suolo, procurandosi un profondo taglio alla testa. Poi, il trasporto in ospedale e quei due mesi di coma. Infine, la sua morte. Le persone offese sono state identificate nella moglie Annarita e nei figli Emio e Angela.

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