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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Caso Haggis, dubbi sollevati dal Riesame: "Forse intenti speculativi della donna"

Depositate le motivazioni del provvedimento con cui è stato rigettato il ricorso del pm del tribunale di Brindisi contro la revoca degli arresti domiciliari a carico del regista canadese, accusato di presunte violenze sessuali avvenute in un b&b di Ostuni, ai danni della 29enne che lo ha denunciato

“Non può acriticamente ritenersi che la posizione (della persona offesa, ndr) sia scevra da intenti speculativi". Il tribunale del Riesame di Lecce solleva dei dubbi sul racconto della ragazza straniera di 29 anni che lo scorso giugno ha denunciato il regista Paul Haggis per delle presunte violenze sessuali. E’ quanto emerge dalle motivazioni del provvedimento con cui, lo scorso 29 luglio, è stato rigettato l’appello del pm contro la revoca della misura degli arresti domiciliari a carico del regista canadese, due volte premio Oscar, disposta il 4 luglio dal gip del tribunale di Brindisi, Vilma Gilli. 

Secondo i giudici, come riporta Ansa, "le numerose incongruenze e contraddizioni evidenziate, unitamente alla manifestata non indifferenza alla ricaduta economica della vicenda, non possono che far fortemente dubitare della genuinità del racconto della persona offesa". 

I presunti abusi sarebbero avvenuti, secondo l'accusa, in almeno tre occasioni, fra il 12 e il 15 giugno 2022, all’interno di un b&b di Ostuni dove Haggis e la 29enne alloggiavano insieme. Il 19 giugno, a seguito di indagini scaturite da una denuncia sporta dalla ragazza negli uffici della Squadra Mobile di Brindisi, il regista è stato raggiunto da un fermo di indiziato di delitto. Tre giorni dopo, nell’ambito dell’udienza di convalida, l’indagato ha respinto ogni addebito, affermando di aver avuto solo dei rapporti consenzienti con la ragazza. Nei giorni successivi si è svolto anche un lungo incidente probatorio nel corso del quale è stata cristallizzata la versione dei fatti della vittima, che per la prima volta si era ritrovata di fronte al 69enne. 

Il legale di Haggis, l’avvocato Michele Laforgia, che dopo essere tornato in libertà ha scelto di non lasciare l'Italia, aveva depositato una memoria contenente indagini difensive in cui si evidenziavano "contraddizioni emerse nel corso dell'incidente probatorio" e la natura "consensuale" della relazione sessuale tra i due. 
 

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