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Cronaca

Pesca illegale ricci, multa da 4mila euro

CAROVIGNO – Sono costati un euro l’uno di sanzione amministrativa, al pescatore sportivo che li aveva prelevati illegalmente, i quattromila ricci che la Guardia Costiera di Brindisi ha sequestrato a Pantanaggianni, località costiera di Carovigno, dopo un appostamento di circa un’ora. La pattuglia è stata inviata sul posto dal comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi in seguito ad una segnalazione giunta alla sala operativa.

CAROVIGNO – Sono costati un euro l’uno di sanzione amministrativa, al pescatore sportivo che li aveva prelevati illegalmente, i quattromila ricci che la Guardia Costiera di Brindisi ha sequestrato a Pantanaggianni, località costiera di Carovigno, dopo un appostamento di circa un’ora. La pattuglia è stata inviata sul posto dal comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi in seguito ad una segnalazione giunta alla sala operativa.

Quando i militari sono arrivati sul posto, la pesca illegale era ancora in corso poco al largo della scogliera, con l’ausilio di una piccola imbarcazione. Una volta a terra, il pescatore sportivo (il soggetto non aveva la qualifica di pescatore professionale richiesta dalla legge, e comunque anche in tal caso non avrebbe potuto prelevare se non mille ricci) è stato bloccato, e il carico della barca verificato e sequestrato.  I pescatori sportivi non  possono, per legge, prelevare più di 50 ricci al giorno.

L’operazione si è svolta stamani. Gli esemplari confiscati, ancora vivi, sono stati rigettati in mare dal personale della Capitaneria di Porto operante. Sarebbero finiti nei ristoranti della costa nord brindisina ma anche su qualche bancarella lungo la strada. Come già detto, per la violazione amministrativa riscontrata al trasgressore è stata comminata una sanzione di 4mila euro.

Il comandante della Capitaneria brindisina, capitano di vascello Giuseppe Minotauro, avverte che in questi giorni, in tutto il compartimento marittimo di giurisdizione, continueranno gli accertamenti al fine di verificare il rispetto, non solo della normativa in materia di cattura dei ricci di mare, ma delle leggi che tutelano l'intera filiera ittica ed il consumatore finale. Il fenomeno della pesca illegale dei ricci di mare infatti si intensifica in prossimità del periodo delle festività pasquali.

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