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Cronaca

Rifiuti, bloccata la raccolta dell’umido: Ecologica a corto di fondi

La società costretta a fermare il conferimento negli impianti: un camion fermo in deposito da otto giorni, l'altro da sabato. Fuori uso 30 mezzi presi in locazione: nessuna manutenzione. Non ci sono neppure i sacchetti per lo spazzamento. Tra febbraio e marzo, definito il nuovo aumento Tari

BRINDISI - L’anno nuovo non porta alcuna novità positiva per la raccolta dei rifiuti, spina nel fianco della città di Brindisi, ancora una volta alle prese con il rischio di un’emergenza perché i mezzi per la raccolta dell’umido sono fermi nella sede della società Ecologica. Bloccati da giorni. Il motivo? La srl sarebbe rimasta a corto di liquidi per coprire il costo del conferimento della frazione negli impianti e persino per acquistare sacchetti per lo spazzamento.

Questa mattina è stato imposto lo stop per l’umido porta a porta e i mezzi in uso alla Ecologica sono stati dirottati per la raccolta del vetro, sia pure con alcune difficoltà legate all’effettiva disponibilità delle “motovasche”, dal momento che non è ancora stato superato il problema delle manutenzioni, sollevato in diverse occasioni dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali. (Nella foto il mezzo carico di umido fermo).

camion ecologica umido bis-2

Ad oggi, nel piazzale della sede di Brindisi della Ecologica ci sono due camion carichi di umido che non possono partire: uno è fermo da otto giorni, l’altro da sabato. Fino a quando non sarà risolta la questione finanziaria, non sarà possibile procedere con il conferimento: è necessario reperire i fondi chiesti per coprire il costo dell’operazione.

Per lo stesso motivo, rimangono bloccati nel piazzale 30 mezzi sugli 80 che costituiscono il parco complessivo dei camion presi in locazione dalla società per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a Brindisi. Lo stop è, infatti, legato all’impossibilità di pagare le operazioni di manutenzione necessarie.

canion ecologica bloccati bis-2

Nei giorni scorsi a Palazzo di città è stato notificato in decreto ingiuntivo ottenuto dalla società Ecoget in qualità di proprietaria dei mezzi e titolare del credito relativo al mancato pagamento dei canoni di locazione. Il Comune ha già provveduto a scalare la somma di circa 400mila euro dal corrispettivo che dovrà versare alla Ecologica per la raccolta svolta nel mese di dicembre (nella foto i mezzi al momento fuori uso).

In un contesto del genere, cresce la preoccupazione dei lavoratori: temono che ci siano ritardi nel pagamento degli stipendi, come già accaduto in passato. Nel frattempo Ecologica ha rinunciato a partecipare alla gara per la gestione del servizio di raccolta rifiuti per la durata di due anni, dopo aver rilevato un errore nel capitolato d’appalto indetto dall’Amministrazione cittadina, sul fronte dell’attribuzione die punteggi.

Alla scadenza del bando, c’è stata solo l’offerta della Ecologia Falzarano di Benevento, ditta che già lo scorso mese di novembre si era detta disponibile a svolgere le operazioni da subito, alle stesse condizioni riconosciute dal Comune alla Ecologica. A Palazzo di città tra febbraio e marzo dovrebbe essere definito il nuovo aumento della Tari, dopo l’anticipazione resa in conferenza stampa il 30 dicembre scorso dall’ormai ex assessore al Bilancio Salvatore Del Grosso, fuori dalla Giunta al pari di tutti i componenti su decisione della sindaca Angela Carluccio che con l’azzeramento dell’esecutivo ha voluto dire basta alle continue lite interne. Ma della nuova squadra di governo, non ci sono notizie. Non ufficiali, almeno.

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