rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tenuta Moreno e la truffa 488: tutti assolti

MESAGNE - “In quell’azienda lavorano 70 dipendenti. Sfama altrettante famiglie”. Lo ha detto l’avvocato Massimo Manfreda nella sua arringa difensiva ed è probabilmente questa la chiave di volta di una vicenda giudiziaria conclusasi con l'assoluzione per tutti, pure per l'azienda: Tenuta Moreno, nota attività ricettiva di Mesagne, è stata realizzata con i fondi ottenuti grazie alle agevolazioni previste dalla legge 448.

MESAGNE - “In quell’azienda lavorano 70 dipendenti. Sfama altrettante famiglie”. Lo ha detto l’avvocato Massimo Manfreda nella sua arringa difensiva ed è probabilmente questa la chiave di volta di una vicenda giudiziaria durata una decina di anni e conclusasi con l'assoluzione per tutti, pure per l'azienda: Tenuta Moreno, nota attività ricettiva di Mesagne, è stata realizzata con i fondi ottenuti grazie alle agevolazioni previste dalla legge 448, esiste e funziona. I singoli soci, un architetto e l’ex sindaco di Mesagne, erano finiti però sotto processo perché si riteneva che fossero partecipi di una truffa. Sono stati oggi tutti assolti con formula piena, anche la Srl proprietaria della struttura. L’accusa, sostenuta dal pm Raffaele Casto, sosteneva che vi fossero state irregolarità gravi nelle procedure: le indagini erano state svolte dalla guardia di finanza.

Gli imputati sono: Antonio Argentieri, Cosimo Maurizio Nitti, Mario Sconosciuto, e la società “Villaggio Moreno”. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Manfreda, Carmelo Molfetta, Vito Epifani, Ippolita Naso e Mauro Durante.La formulazione delle contestazioni è complessa. Era stata comunque ipotizzata la truffa pluriaggravata continuata in concorso, sia consumata che tentata, per il conseguimento di erogazioni pubbliche in quattro tranche di più di un milione e cinquecento mila euro.

L’allora sindaco di Mesagne fu coinvolto per un certificato antincendio. Veniva inoltre attribuito ai soci di non aver realizzato le opere nei tempi previsti.“Non si tratta qui di finanziamenti percepiti per poi fuggire all’estero” hanno ribadito nelle proprie arringhe i legali. Il giudice monocratico, Giuseppe Biondi ha condiviso. Non vi furono irregolarità nelle autorizzazioni e nelle modalità esecutive di Tenuta Moreno, struttura che è tutt’ora fiore all’occhiello del Brindisino. Tutti assolti, e dire che era ormai scattata la prescrizione per tutti fuorché per la società. Ma i conti non sono serviti.

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tenuta Moreno e la truffa 488: tutti assolti

BrindisiReport è in caricamento