rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Omicidio Stasi e spaccio di droga: i familiari parte civile, lunedì le decisioni del gup

Il pm chiede il rinvio a giudizio nei confronti di tutti e otto gli imputati. Una richiesta di abbreviato e una di proscioglimento da parte delle difese

FRANCAVILLA FONTANA – E’ stata rinviata a lunedì prossimo (20 novembre) l’udienza preliminare nell’ambito del procedimento sull’omicidio di Paolo Stasi. La decisione è stata presa dal gup del tribunale di Brindisi, Barbara Nestore, al termine della discussione di oltre quattro ore che si è svolta stamattina (venerdì 17 novembre). Sono otto le persone coinvolte nell’inchiesta scaturita dall’uccisione del 19enne di Francavilla Fontana, freddato il 9 novembre 2022 davanti all’ingresso della sua abitazione in via Occhi Bianchi.

Solo il 18enne L.B. (di cui riportiamo solo le iniziali, poiché minorenne all’epoca dell’omicidio) e il 21enne Cristian Candita rispondono dell’omicidio, con l’aggravante della premeditazione. Gli stessi, insieme agli altri sei imputati, sono accusati a vario titolo di una serie di episodi di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Fra questi vi è anche la madre di Paolo Stasi, la 53enne Annunziata D’Errico. E poi: Pasquale Moldavio di 31 anni, Giovanni Di Cesaria di 25, Marirosa Mascia di 25, Sara Canovari di 21 ed il 40enne Cosimo Candita. Risiedono tutti a Francavilla Fontana. 

L’avvocato Michele Fino ha presentato richiesta di abbreviato nei confronti di uno dei suoi assistiti, Pasquale Moldavio. L’avvocato Francesco Monopoli ha chiesto il proscioglimento di Annunziata D’Errico. L’avvocato Domenico Attanasi ha ottenuto l’ammissione della costituzione di parte civile della stessa D’Errico (rappresentata da Attanasi come persona offesa e assistita da Monopoli come imputata), del marito e della figlia. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di tutti e otto gli imputati. 

Fra tre giorni, dunque, il gup si esprimerà su queste istanze. Va ricordato che in questa fase L.B, difeso dall’avvocato Maurizio Campanino, risponde solo dei reati in materia di droga. L’accusa di omicidio gli è stata infatti formalizzata dalla Procura presso il tribunale dei minori di Lecce, che ha operato sinergicamente con i colleghi della Procura di Brindisi, coordinando le indagini condotte dai carabinieri. 

Sia L.B. che Cristian Candita sono reclusi in carcere dallo scorso maggio, quando sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare. Lo scorso 2 ottobre, interrogato dagli inquirenti, il 18enne ha ammesso per la prima volta di aver commesso il delitto, escludendo la premeditazione, “La sua è stata una reazione emotiva - ha spiegato l’avvocato Campanino - ad un’azione inaspettata". 

Il delitto è maturato nel contesto dello spaccio. Stasi, in particolare, avrebbe custodito la droga in casa per conto di L.B. e nell’ambito di questo rapporto avrebbe maturato un debito pari a circa 5mila euro.

Annunziata D’Errico è accusata di detenzione con finalità di cessione a terzi di sostanze stupefacenti, in concorso con L.B. Ma nell’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso maggio dal gip si legge: “Dalle indagini non emergono elementi per apprezzare un suo effettivo contributo agevolatorio, di tipo materiale o semplicemente morale, alla commissione del reato (di detenzione di sostanze stupefacenti, ndr)”. “La donna – si legge ancora nell’ordinanza – si limitò da un lato ad accettare che suo figlio Paolo consumasse in casa sostanze stupefacenti del timo marijuana (e forse hascisc), che detenesse in casa quelle stesse sostanze per conto e unitamente a L.B. e dall’altro, a consumare modici quantitativi di quelle stesse sostanze stupefacenti grazie alla collaborazione del figlio”. 

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Michele Fino, Francesco Monopoli, Maurizio Campanino e Giulio Marchetti. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Stasi e spaccio di droga: i familiari parte civile, lunedì le decisioni del gup

BrindisiReport è in caricamento