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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Vandali nei pressi del parco, un cittadino fa un video e si ritrova con l'auto danneggiata

E' accaduto a Brindisi. Protagonisti una banda di ragazzini di 12 e 13 anni. L'uomo aveva postato il video su Facebook e pochi giorni dopo ha trovato l'auto danneggiata

BRINDISI - Bande di ragazzini sui 12/13 anni disturbano la quiete pubblica a Brindisi, facendo esplodere petardi di varie dimensioni a ritmo continuo. Un cittadino li riprende con lo smartphone e pubblica il video su Facebook, e ovviamente chiama i carabinieri. Pochi giorno dopo l'uomo trova l'auto danneggiata: antenna divelta, gomma bucata e cofano deformato da un grosso masso. E' accaduto nei pressi di parco Di Giulio. Sul caso è intervenuto l'assessore comunale Oreste Pinto. 

"Qualche giorno fa, attraverso video postati sui social network e chiamate agli organi preposti, un cittadino ha segnalato gli atti vandalici perpetrati da gruppi di ragazzini nei pressi del Parco Di Giulio. Dopo aver ricevuto alcune esplicite minacce, questa sera quel cittadino ha trovato la propria automobile gravemente danneggiata: gomma forata, antenna divelta, carrozzeria lesionata da un grosso masso in pietra. Più delle parole, valgono video e le foto che allego". Pinto sul suo profilo Facebook ha pubblicato foto e video che testimoniano i fatti. 

"Non sta a me stabilire la natura dell'atto. Ho enorme fiducia nelle Forze dell'Ordine e nella Magistratura e sono certo che sapranno dare immediata risposta. Ma permettemi di dire che stento a credere che quanto accaduto rappresenti una fortuita coincidenza. Se, come penso, siamo in presenza di una ripicca o di una intimidazione in puro stile mafioso, non si può negare che ci troviamo davanti ad un fatto di una gravità inaudita. Contro simili atti, non basta la semplice solidarietà".

"Quando vengono colpiti cittadini attivi, eroi coraggiosi che denunciano le illegalità, è necessario il supporto di ciascuno di noi per compattare la comunità nell’obiettivo di mantenere la democrazia ed imporre la legalità. Nessuno deve tirarsi indietro. La criminalità si nutre di silenzi, di frasi non dette, di attenzioni sviate, di benaltrismo. Nessuno deve sentirsi escluso dalla responsabilità di rimettere la lotta all'illegalità al centro del dibattito pubblico. Solo così possiamo proteggere noi stessi e la nostra comunità".

+3

32Giovanni Vonghia, Antonio D'Amore e altri 30

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